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Bologna, Longo: "Primo obiettivo salvarsi e non fallire"

Bologna, Longo: "Primo obiettivo salvarsi e non fallire"TUTTO mercato WEB
sabato 8 febbraio 2014, 08:042014
di Redazione TMW.
fonte Francesca Macchiarini per tuttobolognaweb.it

Nel giorno della cessione ufficiale di Alessandro Diamanti al Guangzhou, abbiamo intervistato l'ex direttore sportivo rossoblù Carmine Longo per avere la sua opione sull'affare con i cinesi e sulla gestione del club operata dal presidente Guaraldi.

Qualche mese fa lei parlò dell'opportunità di cedere Diamanti e, oggi che è avvenuto, come valuta l'operazione con il Guangzhou? "Dissi il rapporto qualità-prezzo-età consigliava di prendere al volo un'offerta importante. Quindi quello dissi è quello ripeto anche oggi. Se è vero che i cinesi l'hanno pagato 9 milioni di euro, considerando che ha più di 30 anni, si trattava di un'occasione irripetibile. E dirò di più si tratta di un'opportunità che oggi c'era e domani poteva non esserci più".

Secondo lei quindi, economicamente parlando il Bologna ha fatto un affare? "Non ha fatto un affare, ma ha fatto sicuramente bene a cederlo".

A livello tecnico invece questa cessione compromette le speranze di salvezza del Bologna? "No. Credo che le possibilità dei rossoblù siano immutate. Si tratta di possibilità e non di speranze, perchè di speranze si vive ma si muore anche. Queste sono possibilità, e le possibilità sono immutate. Le sembra strano che la pensi così eh?".

Dipende: argomenti la sua opinione. "Io la penso così perché esamino anche la storia del calciatore. Se fosse stato così indispensabile, il Brescia non sarebbe retrocesso. Inoltre un calciatore può fare la differenza solo se c'è una squadra al sui fianco, se non c'è la squadra da solo non fa niente. E quest'anno Diamanti non ha fatto la differenza: ha segnato 5 gol di cui 4 su calci piazzati".

Brescia e Bologna però sono due squadre e due situazioni diverse. "Infatti questa squadra del Bologna è migliore di quella che aveva al Brescia. Quindi come si è fatto con lui, così si andrà avanti anche con gli altri. Non è che il Bologna adesso scenderà in campo 10: giocherà sempre in 11".

Su chi deve puntare il Bologna quindi per salvarsi? "Deve fare di necessità virtù. La società non poteva perdere un'occasione del genere. E se fossimo retrocessi con Diamanti e ci fossimo ritrovati in Serie B e senza soldi cosa sarebbe successo? Lo avremmo regalato l'anno prossimo. Ora ci si può salvare anche senza Diamanti".

I tifosi ora contestano anche i tempi di questa operazione che è avvenuta a mercato concluso. "I tifosi fanno un altro mestiere. Tocca al dirigente la responsabilità dell'agire. Un mio maestro diceva: "Meglio retrocedere senza debiti, che retrocedere con i debiti". Altrimenti si retrocede e poi si fallisce anche. Io sono d'accordo con i tifosi in quanto tifoso, loro pagano il biglietto per vedere la partita, non per vincere. Senza tifosi però non c'è spettacolo, non c'è calcio. Massimo rispetto per loro, ma la responsabilità è sempre del dirigente che deve tenere in equilibrio tutto le varie componenti. Ognuno deve fare la sua parte, in modo che ogni cosa torni. E il ruolo del Bologna è quello di salvarsi e di non di fallire".

Infine ci può dire la sua opinione riguardo la gestione del presidente Guaraldi? "Guaraldi è il Presidente, ma non penso sia il responsabile di tutto quello che è successo. Personalmente non sarei mai arrivato a dover sopportare il peso di una gestione da 38/39 milioni di euro. Quando ero al Bologna eravamo fermi a 25 e mezzo nonostante avessimo anche contratti di calciatori che ho dovuto subire non per mia scelta, ma del resto quando un atleta ha un contratto la società deve onorarlo. Senza quei calciatori probabilmente sarei riuscito ad abbassare i costi anche a 20/21 milioni. La norma è impiegare il 60% degli introiti e quindi se il Bologna incassa 40 milioni ne dovrebbe spendere 23/24: se si va oltre, si va fuori budget perchè poi ci sono tante altre spese per giovanili, tasse, dipendenti e altro. Bisogna tener conto di tutto questo e chi non lo fa, anche se si salva sul campo, fa una pessima gestione".