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Bologna, Nervo: "Pioli è un grande allenatore"

Bologna, Nervo: "Pioli è un grande allenatore"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 19 dicembre 2013, 08:242013
di Redazione TMW.
fonte Greta De Cupertinis per zerocinquantuno.it

E' una settimana particolare per il Bologna, in cui tutto viene messo in discussione a causa del penultimo posto in classifica dei rossoblu. In un clima tutt'altro che festivo e in vista della gara fra Bologna e Genoa, zerocinquantuno.it ha sentito il parere dell'ex capitano rossoblu Carlo Nervo:

Nervo, a Bologna negli ultimi giorni regna il caos. Se fino a una settimana fa Guaraldi dichiarava massima fiducia in Pioli, il tecnico sembra a un passo dall'esonero. La sua opinione a riguardo? Ho sempre sostenuto il mister nei momenti difficili per cui anche ora: conosco la sua professionalità e la sua caratura, penso che abbia ancora in mano la situazione anche se bisognerebbe vivere il discorso da dentro. Sicuramente continua ad essere uno dei migliori tecnici in assoluto nel panorama attuale italiano.

Le sembra che la squadri giochi contro il suo allenatore come si sente dire? Beh, io davvero non capisco come si faccia a dire una cosa del genere perché non è che lo si capisce, ad esempio, dal fatto che uno sbagli o meno uno stop. Mi risulta veramente difficile che sia così, anche perché il singolo giocatore è preso di mira: queste cose assurde sono solo dicerie.

Il penultimo posto a dicembre non fa presagire nulla di buono per la salvezza: a suo avviso perché il Bologna è partito così male?
Il Bologna è sicuramente meno forte dell'anno scorso ma non penso che sia una squadra scarsa analizzando individualmente i giocatori. Un motivo valido non c'è, serve un responsabile e per questo la colpa viene data subito all'allenatore. Credo ci sia da rivedere qualcosa ma penso che Pioli sia talmente una persona per bene che avrebbe già abbandonato la nave se non pensasse seriamente di riuscire nel suo intento. Lui tiene botta e questo significa che ha le carte per poter raggiungere l'obiettivo della salvezza.

Lei è stato capitano del Bologna per diversi anni, un leader in un momento come questo come dovrebbe comportarsi?
Il capitano è colui che tiene saldo il gruppo e non necessariamente deve fare dichiarazioni importanti alla stampa. Il vero leader è quello che si vede all'interno dello spogliatoio, magari non sappiamo mai quello che fa ma è un punto di riferimento per i compagni.

La squadra doveva partire per un ritiro in vista di Bologna - Genoa ma hanno ottenuto di potersi allenare a porte aperte a Casteldebole per tutta la settimana. Condivide?
Condivido pienamente perché qui ognuno ha deciso di metterci la faccia: per un giocatore è molto più semplice andare alla Borghesiana dove si può allenare tranquillamente senza stress. Questo è un atto che dimostra che la squadra ha la volontà di far vedere che può uscire dalle sabbie mobili.

Domenica contro il Genoa bisognerà assolutamente vincere: quanto influirà questo momento delicato sulla gara? In un momento così a volte tiri fuori delle energie che non pensavi di avere: domenica sarà importante partire bene, è una di quelle gare dove se parti bene riesci a trovare lo spirito di compattezza che ti aiuta a portare a casa un risultato. Da lì, può nascere un nuovo campionato.

Il Bologna ritroverà Gilardino, sicuramente una delle assenze che quest'anno si fanno più sentire. Che partita sarà per lui? Gila ha sempre dichiarato che a Bologna si è trovato benissimo, come chiunque sia passato sotto le Due Torri. Lui è un grande attaccante ed un grande professionista per cui giocherà giustamente per fare gol ai rossoblu.

Il Presidente Guaraldi, al brindisi natalizio con la stampa, ha affermato che regalerebbe le sue quote a chi vuol rendere grande il Bologna. Che ne pensa di questa dichiarazione? E' una dichiarazione importante, le difficoltà è evidente che ci siano e ci vorrebbe un ricco imprenditore che abbia voglia di investire. Oggi non è facile perché il calcio è lo specchio dell'Italia, nella quale ci sono tante aziende in difficoltà.