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Brocchi: "Ho sempre considerato la maglia della Lazio molto importante"

Brocchi: "Ho sempre considerato la maglia della Lazio molto importante"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 20 novembre 2014, 17:482014
di Chiara Biondini

L'ex centrocampista della Lazio amatissimo dai tifosi biancocelesti ed attuale allenatore della Primavera del Milan, Cristian Brocchi è intervenuto ai microfoni de "I Laziali Sono Qua", trasmissione radiofonica in onda tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 sugli 88.100 FM.

"Non posso che ringraziare tutti i tifosi della Lazio. Lo dico ogni volta che posso. Io mi sento legato a questo ambiente quasi come se fosse casa mia. Ho sempre considerato la maglia della Lazio una maglia molto importante e mi sono sempre battuto per onorarla al meglio".

Ti aspettavi che, dopo l'esperienza al Milan, riuscissi a trovare così tanto affetto altrove?
"Inizialmente no. Il Milan è un po' la mia seconda famiglia. Sono cresciuto in questo club e ancora adesso lavoro qui come allenatore della Primavera, ma l'affetto che ho ricevuto a Roma dalla gente laziale è qualcosa di impagabile".

Che sensazioni hai provato per la vittoria della Coppa Italia il 26 maggio del 2013?
"Una grande emozione. Diciamo che è stata la ciliegina sulla torta di tutto il mio periodo alla Lazio. Purtroppo non ho potuto giocare la finale per l'infortunio che mi ha costretto al ritiro dalla carriera agonistica, ma vi assicuro che la gioia che ho provato è stata indescrivibile".

Nel tuo periodo alla Lazio hai avuto quattro allenatori diversi: Delio Rossi, Ballardini, Reja e Petkovic. A chi ti senti più legato?
"Senza nulla togliere a nessuno, l'allenatore con cui ho avuto il rapporto migliore è stato Edy Reja. E' arrivato in un momento delicatissimo ed ha ottenuto dei risultati molto importanti".

Qual è il calciatore che ti ha impressionato di più alla Lazio per tecnica e talento?
"Forse la mia risposta ti sorprenderà. Dico Matuzalem. E' normale che nell'ultimo periodo, complice quel brutto fallo che mi ha costretto al ritiro, si è parlato di lui in chiave negativa, ma io non porto rancore a nessuno. Probabilmente, conoscendolo, non si era reso conto del fallo che mi aveva fatto".

Come vedi la partita di sabato sera contro la Juventus?
"E' una di quelle partite che si prepara da sola. Le motivazioni non mancheranno. Bisognerà mettere in mostra quello che si è visto prima di Empoli. Ho molta stima di Pioli. E' riuscito da subito ad imprimere il proprio marchio al gioco della Lazio e a mettere in campo una filosofia vincente".

C'è una partita alla quale ti senti più legato?
"Al derby vinto 2-1 al 93° con il gol di Miro Klose. Venivamo da una serie di sconfitte contro la Roma, a volte anche ingiuste. Vincere in quel modo fu una goduria assoluta".