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Bucchioni: "Rabbia viola, ingresso tardivo di Salah"

Bucchioni: "Rabbia viola, ingresso tardivo di Salah"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 23 marzo 2015, 08:112015
di Redazione TMW
fonte Enzo Bucchioni

E' un pareggio double face, come certi impermeabili di una volta. Da una parte c'è tanta rabbia per una vittoria possibile, ma buttata via per due incertezze difensive. Dall'altra comunque la convinzione che questa squadra c'è, che è tornato Mario Gomez e dopo un periodo difficilissimo e straordinario come quello appena passato, forse era ingeneroso chiedere di più alle energie fisiche e nervose di questi giocatori.

Ma la rabbia c'è, resta e sarà difficile smaltirla a breve. La Fiorentina non ha giocato una grande partita soprattutto nel primo tempo, ha faticato a trovare le distanze tra i reparti, il turn over ha condizionato parecchio la manovra per la serata non ottimale di Kurtic, ma anche per quella di un Pasqual incerto e in sostanza di una squadra che faticava a trovare il filo del gioco e sbocchi alla manovra.

In più Gomez e Ilicic, sempre nel primo tempo, hanno faticato a trovare l'intesa e del resto da molto tempo non giocavano assieme in un attacco a due. In mezzo a questa Fiorentina poco Fiorentina, si è infilata l'Udinese che ha approfittato della prima incertezza difensiva per andare in vantaggio. L'errore decisivo è di Tomovic, ma in area ci vuole più rabbia.

Nella ripresa proprio da Ilicic (due assist) e da Gomez è arrivata la carica, tutta la Fiorentina è sembrata diversa, più grintosa, più decisa a far valere il diverso tasso tecnico evidentissimo fra le due formazioni.

La doppietta e la rinascita di Mario Gomez hanno lanciato la squadra viola verso l'ennesima serata trionfale e invece nella gestione del vantaggio e della gara siamo ritornati indietro, a una certa superficialità di altre partite che sembravano dimenticate. Forse Montella sul due a uno doveva incidere prima, magari cambiando modulo o giocatori per cercare di addormentare la gara, chiudere gli spazi e votarsi di più il contropiede come è stato fatto in altro occasioni ad esempio a Torino con la Juve.

Invece la Fiorentina ha continuato a giocare troppo molle, si è allungata, ha concesso spazio e sbagliato troppi appoggi fino a subire il pareggio per un altro incredibile errore che ha visto protagonisti prima Pasqual poco deciso su Di Natale e poi lo spaesato Tomovic, giocatore generosissimo, ma evidentemente stanco dopo la gara di giovedì all'Olimpico.

Salah è entrato tardi, si è visto che uno così avrebbe fatto saltare in aria l'Udinese. Kurtic ha giocato troppo, noi l'avremmo tolto nell'intervallo per inserire Pizarro e mettere Badelj interno di centrocampo. Forse dall'inizio poteva servire anche la generosità di Diamanti, ma con il 4-3-2-1. Forse.

Pazienza, Udine è un campo che non ha mai portato bene. E' andata.

Godiamoci allora la doppietta di Marione, due gol dei suoi, con la speranza che possa continuare a essere decisivo anche nelle prossime grandi sfide che aspettano la Fiorentina.

E riflettiamo ancora sulle imprese che questa squadra ha fatto nelle ultime settimane. Le energie fisiche e nervose spese da questo gruppo sono enormi, dei momenti poco reattivi possono capitare.

Ricordiamo che comunque la classifica in campionato resta abbastanza corta per i posti che contano, la Lazio è terza con cinque punti di vantaggio sulla Fiorentina, ma dopo sei vittorie consecutive è impensabile possa continuare a tenere questo ritmo, la Roma ha vinto per un episodio, il Napoli è in difficoltà e la Samp dovrà giocare a Firenze nel prossimo turno.

Ora c'è la sosta per le Nazionali, un modo per rifiatare e ricaricarsi. Dando un'occhiata alle prossime dieci giornate, fra l'altro, il calendario dei viola sembra molto più abbordabile di quello di tutte le altre quattro squadre che con la Fiorentina stanno dando vita a questo campionato nel campionato.

Tutto è ancora alla portata, la striscia di risultati utili resiste, la Champions è ancora nel mirino e la Fiorentina ha inoltre la possibilità di arrivare in finale di coppa Italia e di andare avanti in Europa League. Qualcosa di straordinario

La notte di Udine è passata, smaltita la rabbia abbiamo una certezza: questa è una grande Fiorentina e il bello deve venire.