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Calcio2000: Cosmi: "Io, un sofisticato collezionista di presidenti"

Calcio2000: Cosmi: "Io, un sofisticato collezionista di presidenti"
domenica 24 agosto 2014, 08:092014
di Chiara Biondini
fonte Calcio2000
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A Brufa, una piccola frazione alle porte di Perugia, Serse Cosmi ha aperto le porte a Calcio2000 per raccontare le storie di una carriera passata sui campi di calcio.

Quando iniziò col grande calcio?
"Mi chiamò l'Arezzo di Ciccio Graziani. Poi, dopo anni di ottimi risultati, il Perugia di Luciano Gaucci. Che emozione fu per me quella chiamata. Stavo diventando l'allenatore della squadra della mia città".

Quindi il Genoa e un rapporto burrascoso col presidente Preziosi.
"Vincemmo il campionato di B, il progetto era intrigante e l'ambiente credeva in me. Poi ci fu la retrocessione che tutti ricordano e qualcosa si ruppe. Porto dentro di me ancora del rammarico per la fine di quella esperienza lavorativa, Genova è una piazza incredibile in quanto a motivazioni ed entusiasmo. Diciamo che un giorno mi piacerebbe tornarci per terminare il lavoro".

Da Zamparini. Cosa ricorda del breve periodo in Sicilia?
"Avevo grande entusiasmo per l'importanza della piazza. La gente però, purtroppo, era innamorata di Delio Rossi e fui snobbato fin da subito. Quel periodo l'ho sempre inteso come una vacanza pagata di 40 giorni a Mondello, che si concluse con l'epilogo farsa di Catania in cui il presidente voleva schierare Pastore mentre io optai per Miccoli".

Non le sembra di esagerare con questi presidenti mangia-allenatori?
"Un mio amico una volta mi ha definito un 'sofisticato collezionista di presidenti', ed aveva ragione. Diciamo che mi sono confrontato con presidenti che non facevano certamente annoiare. Il primo fu Gaucci: è molto diverso da come viene dipinto. Posso dire che è un uomo generoso sotto tutti i punti di vista. Poi Spinelli. Un tipo molto particolare, che come molti suoi colleghi a volte pensa di capirne più dell'allenatore. Zamparini invece è proprio ciò che mi avevano raccontato. Ha una sua idea di calcio molto particolare. Infine Preziosi: quando sono arrivato era molto ambizioso, voleva fare grande il Genoa. Forse ha seguito troppi consigli sbagliati di chi gravita attorno alla società".

© foto di Federico De Luca
© foto di Federico De Luca