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Calcioscommesse, a 27 calciatori l'avviso di fine indagine

Calcioscommesse, a 27 calciatori l'avviso di fine indagine TUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com
mercoledì 9 gennaio 2013, 13:212013
di Elena Rossin
fonte TorinoGranata.it
Contestato il reato di concorso in frode sportiva per aver accettato di perdere le gare con Treviso (10 maggio 2008) e Salernitana (23 maggio 2009). Dalla Procura di Bari sono stati emessi tre differenti tipi di avviso di fine indagine premìliminare

Innocenza fino a prova contraria, vale a dire fino a quando un imputato non è dichiarato colpevole dall'esito del terzo grado di giudizio emesso dalla Corte Suprema di Cassazione, questo è un principio del diritto penale italiano. Quindi tutti quelli che hanno ricevuto l'avviso di fine indagine allo stato attuale sono innocenti. Trentasei persone hanno ricevuto dalla Procura della Repubblica di Bari l'avviso di conclusione delle indagini preliminari in merito agli incontri di serie B ritenuti truccati Bari-Treviso del 10 maggio 2008 che finì 0-1 e Salernitana-Bari del 23 maggio 2009 che si concluse 3-2. Secondo l'accusa i giocatori del Bari accettarono soldi in cambio della sconfitta. Per i ventisette calciatori il reato contestato è concorso in frode sportiva.

La Procura pugliese ha emesso tre differenti avvisi di conclusione delle indagini. Il primo a ventisette calciatori per le gare con Treviso e Salernitana. Stando a quanto emerso dalle indagini per consentire al Treviso la vittoria secondo la pubblica accusa dieci calciatori del Bari hanno preso complessivamente settanta mila euro. I soldi sarebbero stati dati dal calciatore del Treviso William Pianu ai baresi Ivan Rajcic, Vincenzo Santoruvo, Davide Lanzafame, Jean Francois Gillet, Marco Esposito, Nicola Belmonte, Nicola Strambelli, Massimo Bonanni, Massimo Ganci e Vitangelo Spadavecchia. Invece per far vincere la Salernitana due ex calciatori del Bari, Luca Fusco e Massimo Ganci, e l'allora team manager della squadra campana, Cosimo D'Angelo, avrebbero dato 150.000 euro a sedici calciatori del club pugliese e al faccendiere Angelo Iacovelli, quest'ultimo anche accusato di favoreggiamento. I calciatori biancorossi che avrebbero ricevuto circa settemila euro a testa sarebbero: Andrea Masiello, Cristian Stellini, Davide Lanzafame, Vitali Kutuzov, Marco Esposito, Nicola Santoni, Alessandro Parisi, Daniele De Vezze, Gianluca Galasso, Simone Bonomi, Francesco Caputo, Jean Francois Gillet, Corrado Mario Colombo, Raffaele Bianco, Mark Edusei e Stefano Guberti. Secondo quanto emerso dalle indagini, Iacovelli avrebbe ricevuto l'intera somma distribuendola poi in parti uguali ai giocatori del Bari.
Il secondo avviso di fine indagine invece sarebbe stato notificato a sei calciatori, quattro dei quali ex del Bari, accusati sempre di concorso in frode sportiva relativo alle partite Bari-Sampdoria finita 0 a 1 e Palermo-Bari conclusasi 2 a 1 e relative al campionato 2010-2011.
Il terzo provvedimento è contestato a tre capi ultrà del Bari, già arrestati il 10 maggio 2012, con l'accusa di concorso in violenza privata per aver minacciato e preso a schiaffi un calciatore al fine di obbligare la squadra a perdere le ultime due partite di campionato Cesena-Bari e Bari-Sampdoria della stagione 20120-2011, e per aver tentato di aggredire un altro giocatore che stava effettuando i controlli antidoping alla fine della partita Bari-Chievo giocata il 20 marzo 2011.