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Caos Lecco, Bertolini se ne va: "Vittima di un'aggressione"

Caos Lecco, Bertolini se ne va: "Vittima di un'aggressione"TUTTO mercato WEB
© foto di Emanuele Taccardi/TuttoMatera.com
lunedì 24 ottobre 2016, 14:392016
di Andrea Zalamena

Clamoroso a Lecco, in Serie D. Dopo l'annuncio di aver affidato all'ex calciatore Bebe Bertolini la guida della prima squadra, avvenuto mercoledì scorso, sabato il neo mister ha abbandonato il club. Ieri la squadra, nella sfida contro il Levico Terme, era guidata dal tecnico della Berretti.

Bertolini, attraverso una lunga lettera, ha così spiegato la sua decisione: "Il sogno si è trasformato in un incubo. Mai avrei voluto trovarmi in una situazione simile. Mai avrei voluto essere costretto a scrivere queste righe, ma il silenzio, assordante, di chi avrebbe dovuto proteggermi e le voci, assurde e infondate che si stanno rincorrendo, su quanto successo ieri pomeriggio impongono una mia presa di posizione. Non mi hanno cacciato: me ne sono andato con un peso enorme sul cuore.

Non c'è stato un diverbio: sono stato vittima di una aggressione. Premeditata. Potrei fermarmi qui. Non lo faccio, perché non sto parlando di una squadra qualsiasi, ma della (mia?) Calcio Lecco. Chi mi conosce sa che per questi colori, per questa maglia e per questa città, io avrei dato tutto. Quando sono stato chiamato, sono corso con entusiasmo, incurante di chi mi metteva in guardia dall'ambiente che avrei trovato. Sono un uomo di calcio e quindi solo il campo mi interessava e solo il campo sarebbe stato il mio giudice.

Ma, ahimè, mi sbagliavo. Sin dal primo giorno (oserei dire dal primo quarto d'ora) ho iniziato a subire non semplici pressioni, bensì vere e proprie imposizioni che, purtroppo o per fortuna, non fanno parte del mio modo di intendere il calcio e la vita in generale. Ho deciso - perché la mia coscienza mi chiedeva questo - che se dovevo sbagliare dovevo farlo con la mia testa. E qualcuno, solo perché - evidentemente - questo modo di pensare non è piaciuto, si è sentito legittimato ad aggredirmi fisicamente, minacciarmi e ad inseguirmi come se fossi una preda. E questo qualcuno, che si è spinto oltre l'immaginabile, evidentemente per la Calcio Lecco è più importante di Alberto Bertolini. Che quindi si fa da parte. Voi tifosi, invece, state vicini alla squadra. I ragazzi, domani come non mai, hanno bisogno del Vostro calore, del Vostro affetto, del Vostro attaccamento ai colori. Forza Lecco!

Alberto Bertolini"