Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Capello a 360°: "City favorito per la Premier, il Chelsea paga la preparazione"

Capello a 360°: "City favorito per la Premier, il Chelsea paga la preparazione"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 14 settembre 2015, 23:432015
di Daniel Uccellieri

Fabio Capello ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Fox Sports. L'ex CT della Russia analizza il momento difficile del Chelsea: "Mourinho è un allenatore che lavora con la squadra tutti i giorni, psicologicamente è straordinario, riesce a tirare fuori il massimo dai suoi giocatori. Quest'anno mi ha un po' sorpreso, forse Mourinho non è riuscito a fare la squadra che voleva. Ha iniziato la preparazione molto tardi, perché i giocatori avevano bisogno di riposare. Il Chelsesa ha pagato tantissimo questa scelta, visto che le altre squadre sono maggiormente rodate rispetto ai blues. Ci sono diversi giocatori ancora non in condizione. Pedro e Hazard? Pedro è un giocatore rapido che tende a portare più il pallone rispetto a Diego Costa. A questo Chelsea manca Hazard, uno dei migliori giocatori al mondo. Il punto dolente di questa squadra è la difesa, che viene spesso infilata in velocità. Forte John Terry ha qualche anno di troppo".

Spazio anche all'Arsenal: "Wenger ha sempre preferito giocatori tecnici, anche se secondo me non ha il potenziale per vincere il campionato. Con Cech ha fatto un grande acquisto, visto che fra i pali ha sempre avuto giocatori mediocri. Troppe mezze punte? Non ci sono giocatori fisicamente validi, basta guardare il Barcellona o il Bayern Monaco. L'unico giocatore con queste caratteristiche è Paul Pogba: è un giocatore che ha tutto. Adesso è un po' in crisi, forse non ha più quella spensieratezza che metteva in campo. È simile per caratteristiche a Ibrahimovic, anche se Ibra è un leader in campo. Pogba ancora no, dobbiamo aspettarlo".

Capello parla anche di Sterling e del Manchester City: "È un investimento per il futuro, mi piace tantissimo ha qualità e fantasia, anche se fisicamente non è messo benissimo. In campionato il City è la squadra favorita, anche se ha solo una punta di grande qualità, gli altra attaccanti non sono all'altezza di Aguero. Io non avrei venduto Dzeko, un giocatore che mi piace tantissimo".

Dall'Inghilterra alla Spagna, Capello parla del Real Madrid e Gareth Bale: "Può giocare come trequartista, anche se non è abile nello stretto, lui ha bisogno di spazio per fare vedere le sue qualità. James Rodriguez o lo stesso Modric sono più forti in quel ruolo. Ancelotti? Mi spiace molto per Carlo, è successa la stessa cosa a me. Anche io ho vinto con il Real e sono stato mandato via, credo che Perez avesse in mente questa cosa già da tempo. Ancelotti ha fatto benissimo ovunque, al Chelsea per esempio non aveva una rosa all'altezza per vincere il titolo, eppure è riuscito nell'impresa. Benitez? Forse arriva nel momento migliore, con il Barcellona favorito. Il caso De Gea? Secondo me c'è stata astuzia da parte del Manchester United, anche perché se il Real vuole un giocatore deve agire prima e non all'ultimo secondo. Courtois è uno dei migliori al mondo. Casillas? Ha iniziato con me, aveva delle carenze sulle palle alte. È migliorato tantissimo, ero fortunato perché avevo anche Diego Lopez, due giocatori che hanno avuto una grande carriera".

Luis Enrique alla Roma? "Ha voluto esportare il suo sistema di gioco. Non puoi pensare di portare il gioco del Barcellona nella Roma. Senza giocatori come Messi e Neymar il possesso palla diventa sterile. Questo è stato l'errore commesso da Luis Enrique, che resta comunque un buon allenatore".

Capello parla anche della sua avventura con la Russia: "C'è rammarico, mi sarebbe piaciuto arrivare fino agli Europei ma ho sempre accettato tutte le decisioni".

In chiusura, Fabio Capello risponde ad una precisa domani: c'è un tecnico che assomiglia a Capello in circolazione?: "Ho conosciuto Mihajlovic quando era CT della Serbia: ha idee di gioco e di gestione che assomigliano molto alle mie".