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Capello: "Juve-Roma è stato un brutto spot per il calcio italiano"

Capello: "Juve-Roma è stato un brutto spot per il calcio italiano"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 16 ottobre 2014, 20:262014
di Gaetano Mocciaro

Fabio Capello ritira a L'Aquila il Premio "Socrates Parresiastes" 2014. Nel corso della cerimonia, il ct della nazionale russa ha parlato delle polemiche tra Juve e Roma, le sue due ex squadre. Ecco quanto evidenziato da Tuttojuve.com:

"C'è stata una grande attesa per questa partita, è stata una partita non bella sotto molto aspetti, con tutte queste polemiche post-partita, ma soprattutto durante la partita. Questa ammucchiata intorno all'arbitro... è stata una cosa brutta da vedere. Io l'ho vista dalla Russia e ci sono rimasto male. Perchè era un esempio di calcio che sta ritornando ad alto livello. Il calcio italiano all'estero non è visto come primo livello, si parla di Inghilterra, di Spagna e adesso stiamo vicini alla Germania, quindi siamo al terzo livello. Questa era una dimostrazione al mondo che il nostro calcio stava tornando a grande livello agonistico e di qualità. E' stato molto brutto. Poi tutto il resto ancora peggio perchè le polemiche non sono mai finite. E' la dimostrazione che non abbiamo capito da che parte dobbiamo andare per tornare ad essere quelli importanti, quelli protagonisti, che eravamo negli anni precedenti, non nei decenni precedenti. Se l'arbitro aveva un atteggiamento differente quando allenavo Juve e Roma? Abbiamo a Roma uno Scudetto, vincendo a Torino e questa fu una partita molto importante. Tra l'altro vincemmo con gol di Nakata e Montella che entrano come sostituti, togliendo dal campo un giocatore Totti. Non ti dico cosa avrebbero detto se non avessimo vinto, 'hai tolto Totti, non capisci niente' e compagnia bella. La differenza è nell'abitudine a vincere. Ci sono delle squadre dove vai e respiri la mentalità vincente. Tu entri al Real Madrid e tutti sanno e vogliono essere i migliori al mondo. La differenza tra Juventus e Roma è questa mentalità vincente che c'è nella squadra. Se c'è una squadra che vorrei far cambiare è la mancanza di rispetto che abbiamo in Italia verso gli arbitri. Una volta in Inghilterra i giocatori andavano a protestare verso l'arbitro; intervenne la federazione e disse: respect. Il primo che si avvicina all'arbitro per protestare sarà ammonito e sanzionato. Noi vediamo che ogni volta che un arbitro prende una decisione, c'è questa ammucchiata attorno all'arbitro. Un passo per fare qualcosa di meglio potrebbe essere questo. Troppi stranieri? No, in questa crisi di risorse, siamo stati bravi a trovare dei giovani stranieri bravi. I top, però, non sono mai venuti in Italia. Uno solo è arrivato ultimamente, Tevez, gli altri non sono arrivati".