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Carlo Verdone: "Questa Roma è una grande bellezza"

Carlo Verdone: "Questa Roma è una grande bellezza"
sabato 17 maggio 2014, 08:482014
di Chiara Biondini
fonte di Alessio Calfapietra per TMWmagazine

Quando la Roma vinse il suo secondo scudetto nel 1983, Carlo Verdone aveva già interpretato e diretto molti dei film che lo hanno consacrato come uno degli attori più amati in Italia. Oggi Verdone può contemplare il record storico di punti in campionato, stabilito dalla formazione di Rudi Garcia, lustrando l'Oscar per il miglior film straniero ottenuto con "La grande bellezza".

Un lasso di tempo che Verdone ha colmato continuando a mietere successi fino alla statuetta di Hollywood, punto di arrivo di una straordinaria carriera e, probabilmente, una tappa verso qualcosa di non meno importante. Avvicinarsi a Verdone non è semplice, perché è sufficiente incrociare il suo sguardo anche solo per un attimo, o ascoltare il suono della sua voce per qualche momento, e subito la sfilza di personaggi e macchiette a lui legati si propone in un flusso continuo che ci fa capire come il cinema italiano, senza il suo contributo, oggi sarebbe qualcosa di fondamentalmente diverso. La prima domanda è dedicata al recente exploit d'oltreoceano, ma il resto dell'intervista si rivolge all'amore di Verdone per la Roma e la città, così strettamente legati in un meccanismo di causa ed effetto. Come è andato questo primo mese da premio Oscar? "E' stato un mese normalissimo, sono molto contento per quello che siamo riusciti a fare noi attori, perché alla fine è un premio che coinvolge anche noi, sono molto orgoglioso soprattutto quando i miei figli penseranno che il padre ha fatto parte di un film che ha vinto l'Oscar".

E' vero che ha rischiato di essere tifoso del Siena? "Io sono un simpatizzante del Siena, mio padre mi ha portato a vedere la prima partita di calcio tra Siena e Rimini, la prima squadra che vai a vedere di solito è quella a cui ti affezioni, poi sai... io sono nato a Roma, e andando in curva Sud sono diventato romanista, però verso il Siena provo sempre molta simpatia".

Quale è il suo ricordo più bello da tifoso giallorosso? "I goal di Manfredini, quando segnava lui saltavo per aria, ma anche i primi goal di Totti quando cominciava a crescere come giocatore, Totti ci ha riportato allo stadio".

Quale è il significato profondo del tifare per la Roma? "Significa amare anche questa città, per me è questo, la Roma è Roma".

Questa squadra è una grande bellezza? "Sì, purtroppo ci sono stati un sacco di incidenti e di cose storte, però abbiamo un allenatore molto serio che è un bravo stratega, e ci ha fatto tornare il sorriso e la voglia di andare nuovamente allo stadio".

Questa stagione è nata sotto una buona stella, Garcia è quella più luminosa? "Ce ne sono tante, non solo il tecnico Garcia, penso a Benatia che ha fatto un'annata grandissima e se ce lo portano via sarà un danno irreparabile, il ritorno di Destro, Gervinho, anche Pjanic ma ho paura che se ne andrà, speriamo di no. Ora mi auguro una bella Champions League".

Cosa pensa della squalifica di Destro? "Assolutamente esagerata, dargli quattro giornate significa rovinargli il Mondiale e penalizzare la Roma. Il fallo c'era e doveva essere ammonito, però quattro giornate non stanno ne' in cielo ne' in terra, ho visto altri giocatori di serie A fare cose peggiori e non ricevere lo stesso trattamento, francamente mi sembra una cosa assolutamente sbagliata".

E del nuovo stadio? "E' giusto, deve essere più piccolo e concentrato, in modo che la squadra andrà sicuramente molto meglio. E' molto triste vedere quegli stadi vuoti, come a Cagliari, è uno schiaffo allo sport, non si dovrebbe giocare lì, fanno veramente pena, non per colpa dei cagliaritani, ma non si può giocare in un impianto dalla capienza di 50.000 persone e vederne solo diecimila, è veramente umiliante".

Giacomino Losi è il suo giocatore preferito nella storia della Roma? "Lui è un grande amico e un grande giocatore, ma Francesco Totti ha fatto delle cose che mi hanno fatto innamorare ancora di più della squadra, qualche anno fa ma ancora oggi, è un calciatore serio che mi piace".

Perché lei nei film non ha mai esternato la sua fede giallorossa? "Il calcio non mi ispira niente dal punto di vista cinematografico. E poi non servirebbe a nulla, tanto lo sanno tutti per chi tifo".

Però Totti sarebbe un grande attore comico. "Chi lo sa, potrebbe essere, ma per adesso lo vedo bene nel mondo dello sport".

© foto di Daniele Buffa/Image Sport