Cerruti: Domenica bestiale. Scontri di Torino? Tante parole e pochi fatti
Attraverso le frequenze di Radio Rai, durante la trasmissione Radio Anch'io Sport, la prima firma della Gazzetta dello Sport Alberto Cerruti ha parlato della 32° giornata appena consegnata agli archivi: "Il Torino ha sorpreso la Juve, il Cagliari ha superato la Fiorentina e il Chievo ha fermato la Lazio. E stata una domenica bestiale, abbiamo assistito a un bel derby rovinato dagli incidenti provocati da alcuni tifosi.
Gli scontri legati al derby? Da anni ci sono tante parole e pochi fatti. Gli episodi di violenza si ripetono, manca la prevenzione e viene sottovalutato il problema delle bombe e petardi presenti allo stadio. Lo Stato considera il calcio un problema di serie B, i cui problemi non sono legati soltanto allambito sportivo.
Il pugno di Denis a Tonelli? Basterebbero squalifiche non dico esemplari ma adeguate. La cosa grave è che questo episodio è avvenuto a freddo, negli spogliatoi, quando i protagonisti avevano tutto il tempo di ragionare.
Il derby di Torino? Complimenti a Cairo per aver costruito una squadra italiana, i gol portano le firme di Darmian e Quagliarella. Per la Juve, la conquista dello scudetto è solo questione di tempo.
Mihajlovic sarà lerede di Benitez a Napoli? E molto probabile, mentre è sicuro il divorzio tra Benitez e il sodalizio azzurro. Questo Napoli è da dieci in pagella, come i gol siglati nelle ultime tre gare di Serie A. Tuttavia gli azzurri hanno incassato troppi gol e hanno otto punti in meno dello scorso campionato, questanno il Napoli poteva e doveva essere molto più avanti in classifica.
Il pari della Lazio? Aveva vinto otto gare di fila prima del ko contro la Juve. Il bilancio resta positivo, ha undici punti in più rispetto allo scorso anno. La Lazio merita il secondo posto a fine stagione per quanto fatto finora.
Settimana decisiva per il futuro del Milan? La cessione del club richiede tempo, ma Berlusconi ha deciso di cedere quote importanti. Bisogna capire cosa accadrà quando i nuovi soci saranno in società. Siamo di fronte una svolta storica dopo trentanni trascorsi con Berlusconi. Credo che la nuova proprietà punti su un grande allenatore, ma sarà importante prendere calciatori di spessore per tornare a primeggiare.