Champions al via - Olympiacos, la grande globalizzazione del Pireo
Una volta le squadre greche avevano nomi impronunciabili, scioglilingua continui. E, in gran parte, i propri giocatori erano autoctoni. Basti pensare allo stesso Olympiacos a cavallo del millennio, con due grandissimi fantasisti come Giovanni e Zahovic, Ofori-Quaye come quarto attaccante e un paio di slavi. Fine. Ora nell'undici titolare dei biancorossi c'è un solo greco, Siovas, e poi un nugolo di nazionalità.
In mezzo al campo il Cuchu Cambiasso, passato al Leicester City (forse ha sbagliato ad andarsene, vedendo le prestazioni del club di Ranieri) e poi deciso a provare (forse) l'ultima esperienza della propria carriera nel Pireo.
Davanti Hernani e Ideye, con Finnbogason, Pardo o Pulido. È certamente la terza forza del girone e probabilmente si giocherà l'Europa League con la Dinamo Zagabria, ma potrebbe pure regalare qualche sgambetto. Un po' come l'anno scorso, nel girone della Juve: alla fine, poi, passò comunque la Vecchia Signora.