Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Chievo, Corini: "La grande giocata d'Immobile ha rotto l'equilibrio della gara"

Chievo, Corini: "La grande giocata d'Immobile ha rotto l'equilibrio della gara" TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
lunedì 23 dicembre 2013, 00:002013
di Elena Rossin
fonte TorinoGranata.it

Da quando è tornato al Chievo ha tolto la squadra dagli ultimi tre posti, oggi eravate andati in vantaggio e poi il Torino ha ribaltato il risultato finendo per dilagare. Come lo spiega?
"Il Torino ha la fortuna di avere in squadra giocatori di grande qualità che possono rompere l'equilibrio della gara in qualsiasi momento. Penso che chi ha visto oggi la partita ha notato che il Chievo ha tenuto il campo molto bene e ha meritato di andare in vantaggio e avrebbe meritato anche di arrivare al secondo tempo mantenendo il vantaggio, purtroppo nel recupero il Torino ha pareggiato e nella ripresa stavamo facendo un'altra importante parte di gara, ma la grande giocata d'Immobile ha rotto l'equilibrio della partita e da quel momento abbiamo giustamente forzato per recuperare e da una respinta gestita male su nostro calcio d'angolo abbiamo subito in contro-attacco il gol del tre e uno e sul finire della partita addirittura il quarto gol. Secondo me, commentare una sconfitta oggi è già difficile e doverla commentare avendo perso quattro a uno ha del paradossale, ma come dicevo ai miei ragazzi questa è la serie A e i margini d'errore devono essere molto bassi perché si paga qualsiasi tipo di situazione".

Cerci ha fatto un gol e due assist, però avevate preso particolari contromisure per impedirgli di agire infatti quasi mai è riuscito a proporre le sue solite scorribande sulla fascia. La partita da questo punto di vista l'avevate preparata bene nonostante l'esito finale.
"Sì, i ragazzi avevano lavorato bene e questo rimane, ma i giocatori di grande talento si possono limitare fino a un certo punto, perché uno spunto, una palla rubata, un piccolo spazio che si lascia loro capitano e vengono sempre sfruttati trovando in piccole situazioni qualche cosa di straordinario. Questa è la fortuna del Toro oggi: avere grandi giocatori come Cerci e Immobile che veramente stanno valorizzando un lavoro d'insieme comunque importante che, a mio parere, oggi il Chievo aveva limitato molto e anzi ha fatto una prestazione migliore".

Rispetto a quello che avevate preparato in settimana avete trovato qualche difficoltà, a prescindere dal fatto che il Torino ha giocato bene?
"La mia lettura è diversa, oggi il Chievo ha giocato veramente bene limitando il Torino che ha una classifica importante e un gioco che mi affascina, come ho sempre detto ogni volta che ho parlato del Toro di Ventura. Vedo una squadra che ha grande cultura tattica e che sa giocare per questo dico che li abbiamo limitati ed eravamo molto pericolosi e anche nella costruzione non riuscivano a venirci a prendere, infatti abbiamo creato occasioni da gol, ma, come dicevo prima, bastano piccole cose perché giocatori di grande talento possono rompere l'equilibrio della partita e oggi è andata così, quindi commentare una sconfitta e addirittura per quattro a uno è difficile".

Théréau per dedizione e numeri è un grande giocatore? Lo si è visto svariare in ogni zona del campo.
"Anche noi abbiamo i nostri giocatori di talento, prima parlavo di quelli del Toro, ma Cyril è sicuramente un giocatore molto importante per noi, è stato determinante e decisivo per noi l'anno scorso e continua ad esserlo quest'anno e dunque siamo molto felici di averlo nelle nostre fila".

Rispetto a quando lei giocava nel Torino adesso sono cambiate tante cose, ma di chi è il merito?
"Lo dicevo in settimana, la bravura di scegliere un allenatore molto preparato come Ventura e avergli dato il tempo di lavorare, dopo la promozione c'è stato l'assestamento in serie A, questo vuol dire progettualità, e che ci sono giocatori funzionali al progetto tattico. Questo ha fatto il Toro e quest'anno ne sta portando a casa i meriti. Il merito è di Cairo che ha scelto Petrachi e Ventura e loro che stanno lavorando bene attraverso le qualità dei giocatori".

A questo Torino non manca solo un Corini in mezzo al campo per effettuare il definitivo salto di qualità?
"Devo dire che Vives sta facendo molto bene e dal punto di vista tattico è straordinario perché ha personalità tecnica e sa rompere il gioco degli avversari e dare equilibrio a tutti i reparti e quindi il Torino se lo tenga ben stretto".