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Claudio Nassi: "Galliani e mister x"

Claudio Nassi: "Galliani e mister x"TUTTO mercato WEB
giovedì 13 aprile 2017, 08:022017
di Redazione TMW
fonte Claudionassi.com

I presidenti della Serie A si rivedranno il 13 aprile; avranno tempo fino al 18, poi il Consiglio Federale decreterà il commissariamento e arriverà il Presidente della FIGC Tavecchio. Così pensano alcuni. Altri invece raccontano che voglia subentrare il Presidente del CONI Malagò, per tre motivi: un'autocandidatura non va bene, alcune società non sono d'accordo su Tavecchio e la vicinanza a Lotito non lo aiuta. Si dice anche che non tutto è vero, dal momento che i rapporti con Lotito si sono diradati e non vuole assolutamente che il Presidente della Lazio si appropri della Serie B. Dopodomani Tavecchio incontrerà il Ministro dello Sport Luca Lotti e Malagò per dirimere la questione; Malagò, infatti, commissario della Lega potrebbe sembrare un commissariamento della FIGC. Alla fine dal cilindro, come molti auspicano, uscirà Galliani, Presidente di garanzia. Per il resto Malagò, come vuole un autorevole personaggio, dovrà attendere quattro anni, ovvero l'uscita di Tavecchio, per coronare il sogno della Presidenza della FIGC.

Ma il problema della Lega non sta tanto nella nomina quanto nel funzionamento della stessa e quindi nella riforma dello statuto, ritenuta propedeutica alle elezioni. Poi si tornerà all'annoso problema della ripartizione dei proventi tv. La spaccatura che esiste tra le altre e le 6 grandi (Juventus, Milan, Inter, Roma, Napoli e Fiorentina) dovrà essere ricomposta. La proposta di queste ultime, che prevedeva un A.D. facente parte del Consiglio di Lega, insieme al Presidente di garanzia e al consigliere delegato della parte sportiva e tutti e tre allo stesso tempo consiglieri federali, non è passata. Le 14 medio-piccole, infatti, non sono d'accordo nell'aderire a un'impronta più manageriale, per una certa riottosità alla concessione di poteri spettanti finora ai proprietari dei clubs. Ad esempio, in Consiglio Federale desidererebbero fossero presenti i presidenti. Lo scoglio principale, comunque, rimane l'art. 19, che disciplina la ripartizione dei diritti tv. Le medio-piccole pretendono una suddivisione più equa, oltre a blindare il paracadute che accompagna chi retrocede.

Non so da quanto tempo non si riesce a trovare un accordo. Sarebbe stato possibile da sempre se i problemi sul tavolo fossero stati affrontati con la dovuta competenza, ma gli uomini che avrebbero avuto la capacità di risolverli, con piena soddisfazione delle parti, non sono graditi. Non a caso un mio caro amico ripeteva: "Guai dare la soluzione dei problemi. Significherebbe creare difficoltà agli addetti ai lavori". Pensate quali possibilità e sviluppo avrebbe una Lega guidata da un manager dotato di ampia autonomia. Capisco perfettamente la sofferenza di quei presidenti che non farebbero più passerella e avrebbero minore visibilità sui media. So bene che i vantaggi non si conterebbero, ma le debolezze esistono e il calcio ha una cassa di risonanza senza eguali. Nello stesso tempo anche la Serie B cerca una guida. Circola il nome di Paparesta, ex arbitro ed ex Presidente del Bari. Un tempo si pensava fosse un uomo Infront, ma ora non più, caduto Bogarelli e venuti meno i rapporti di quest'ultimo con Lotito, ormai isolato. Non rimane quindi che incrociare le dita e sperare in un manager degno di tale nome.