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Claudio Nassi: "L'altro calcio"

Claudio Nassi: "L'altro calcio"TUTTO mercato WEB
sabato 23 gennaio 2016, 09:592016
di Redazione TMW
fonte Claudio Nassi

Dicono che la Premier League con il nuovo contratto tv sbancherà il calciomercato. Da tempo è il campionato più ricco del mondo e, dalla prossima estate, arriveranno 6,7 miliardi di euro dai diritti tv. Un tesoro che inflazionerà trasferimenti e ingaggi. E' per questo che anche i clubs più piccoli stanno facendo l'incredibile per rinforzare l'organico e non perdere la categoria. Qualche esempio? Il neopromosso Bournemouth ha speso più di 45 milioni, con l'attaccante Lewis Grabban, 9,4 al Norwich, l'esterno Benik Afobe, 13,3 al Wolverhampton, e Iturbe che, tra prestito e obbligo di riscatto, ne porterà 24 alla Roma, senza contare l'ingaggio di 5 milioni. Così il Newcastle: 6 al Bordeaux per Henri Saivet e 18 allo Swansea per Jonjo Shelvey. Si stima che alla fine saranno spesi oltre 170 milioni, anche se il record data 2011 con 220. Se si fanno i paragoni con il nostro campionato, dove i diritti tv dicono 1.006 milioni, contro 3.176, si scopre che l'Aston Villa, la società che prende meno, ne riceve 128, quando la prima di casa nostra, la Juventus, ne incassa 113.


Di fronte a questi numeri c'è preoccupazione, mentre invece ci dovremmo sfregare le mani, visto come vengono spesi, perché i presidenti "ricchi e scemi", come amava definirli il Guerin Sportivo del Conte Rognoni, si sono trasferiti Oltremanica. Se penso che all'Empoli il campionato costa 14 milioni, 16 al Chievo e 27 al Sassuolo, con un proprietario, Giorgio Squinzi, che spera nell'Europa, non parlo certamente delle ultime della classe. Se il Crotone lotta per la serie A e il Presidente Vrenna ripete che il campionato è costato zero euro, si capisce che ci sono altri modi di fare calcio. Se Mircea Lucescu, guida dello Shakhtar Donetsk, si diverte a elencare le plusvalenze ottenute dalle cessioni di Fernandinho, 32 milioni, Douglas Costa, 22, Willian, 21, Luiz Adriano, 5, e continua a pescare in Brasile per uccellare poi gli acquirenti, con gli inglesi in prima fila, ci dice che esiste un altro calcio. E un club paulista, il Ponte Preta neopromosso, a novembre non lottava per un posto nella Coppa Libertadores, con un tecnico 34enne, Felipe Moreira, figlio di un idolo locale? Eppure conta 4,4 milioni dai diritti tv, ma non deroga dal suo credo: stipendi contenuti, prestiti e cessioni ben remunerati.
Si può continuare con il Bayern Monaco, l'Ajax, il PSV che hanno l'occhio fisso al bilancio, né dimentico i clubs portoghesi, dai quali, probabilmente, ha imparato Lucescu. Chiudo con una frase di Alessandro Nesta, oggi allenatore al Miami di Paolo Maldini: "Se hai pochi soldi devi stare attento a non sbagliare un colpo, fai scouting accurato e cerca di trovare i calciatori prima degli altri".