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Claudio Nassi: "Real Madrid e non sbagli!"

Claudio Nassi: "Real Madrid e non sbagli!"TUTTO mercato WEB
mercoledì 1 giugno 2016, 08:082016
di Redazione TMW
fonte Claudionassi.com

Leggo Allegri: "Tutto è possibile. Con le motivazioni si può vincere, senza è impossibile arrivare all'obiettivo. Inoltre la concentrazione è fondamentale, ognuno ha il suo modo di farlo prima di una partita". Una frase, poi, mi intriga: "E' vero che il calcio si evolve, ma alla fine è uno sport singolo, perché se in una squadra di undici cinque giocano male non si vince". Se condivido l'ultimo passo, non dimentico l'importanza delle motivazioni e, quando alla finale di Champions League vedo titoli a piena pagina che riportano una dichiarazione di Bale, non posso fare a meno di sobbalzare: "Nessuno dell'Atletico Madrid giocherebbe titolare nel Real". Mi domando ancora come sia possibile che un calciatore, costato per di più 100 milioni, come nessuno, non conosca l'abc della professione. Bastava ritagliare il giornale e farne tante copie da appendere al posto dove si spogliavano Godin e soci e Simeone poteva fare a meno di parlare alla squadra. Le parole di Bale avrebbero fatto venire a tutti il sangue agli occhi. Niente poteva avere lo stesso effetto, a conferma che troppi calciatori, anche i più grandi, giocano con i piedi. Il calcio pretende ben di più. Va maneggiato con delicatezza. Soprattutto quando si parla. Ricordo due maestri: uno aveva l'abilità di rispondere per mezz'ora alle domande dei giornalisti senza dire letteralmente nulla. Si chiamava Ferruccio Valcareggi. L'altro rispondeva con una domanda alla domanda. Si chiamava Giampiero Boniperti. Non è necessario essere così bravi, ma si dovrebbe sapere che ferisce più la penna della spada. Soprattutto in un ambiente in cui la gente ha una memoria da elefante.

Inoltre continuo a stupirmi quando sento parlare a destra e a manca di calcio e mai un preciso giudizio sulle designazioni e sull'arbitro, quasi fossero particolari ininfluenti. A me hanno insegnato diversamente e devo sempre ringraziare chi mi ha spiegato tutto sul signore che in campo ha il potere di assolvere, condannare o dare la condizionale. Quando ieri mattina un amico mi ha detto che vincono sempre i soliti, si riferiva al Real Madrid. Se sono dell'Atletico e torno alla finale di due anni fa a Lisbona, ricordo la Coppa dalle grandi orecchie persa per un generoso recupero dell'olandese Kuipers, che portò al pareggio prima e alla sconfitta ai supplementari poi. Quindi era scontata la preparazione della finale di sabato perché, superate due corazzate come Barcellona e Bayern Monaco con indubbi meriti, di fronte c'era la terza, dalla quale si era già stati colpiti. Prima della partita mia moglie chiede un pronostico. Mio figlio dice Real, io scelgo l'Atletico, ma so, aggiungo, che se c'è un vantaggio sarà per i blancos. Per caso il gol del Real è in fuorigioco e alcuni particolari sono a favore.

Mg Milano 28/05/2016 - finale Champions League / Real Madrid-Atletico Madrid / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Mateo Kovacic-Luka Modric © foto di Matteo Gribaudi/Image Sport