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Colomba confessa: "La Salernitana mi è rimasta nel cuore"

Colomba confessa: "La Salernitana mi è rimasta nel cuore"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 7 maggio 2015, 22:032015
di Antonio Vitiello

Tra gli allenatori che hanno seguito a distanza le vicende della Salernitana c'è anche Franco Colomba, nella stagione 1995-96, quella che aveva visto la squadra a pochi passi dalla promozione nella massima serie. TuttoSalernitana.com lo ha intervistato: "Ho lavorato in India, un'esperienza molto costruttiva, ho allenato anche mio figlio - il centrocampista Davide Colomba, ex SPAL e Foggia, ndr - ma ho continuato comunque a seguire a distanza la Salernitana, una squadra che ha dimostrato tutta la sua forza e ha meritato la promozione. Con tutta la capacità manageriale del patron Lotito, e con la bravura del direttore, è riuscita a darsi un'organizzazione importante".

È una squadra che ha cambiato diversi moduli, la Salernitana, a testimonianza di una grande duttilità tattica.
"Credo che sia molto importante sapersi adattare alle varie situazioni tattiche di gioco, e mister Menichini penso che abbia lavorato bene da quel punto di vista. Quando si vince comunque non è mai una componente sola, c'è anche una società solida a livello economico, ed è una certezza, perché laddove in determinate realtà si mostri qualche lato debole, le cose non sempre vanno per il verso giusto".

Il pubblico di Salerno ha avuto modo di apprezzarlo.
"Sì, è un pubblico che ti trascina, e quando un calciatore scende in campo a Salerno con ventimila persone lo spirito è diverso. La piazza ha dovuto superare momenti difficili, però ce l'ha fatta".

Lei aveva sfiorato la A con la Salernitana.
"Fu una stagione esaltante: anche noi eravamo andati incontro a un momento difficile a metà campionato, poi ripartimmo con una grande rimonta e arrivammo a un passo dalla Serie A. Era il '95-'96, poi nell'annata successiva le aspettative erano alte, ma la squadra si era indebolita e non riuscimmo a fare così bene. Però fu un ricordo positivo".

Se la sente di fare un augurio alla Salernitana in Serie B?
"Certo. Salerno è una piazza che mi è rimasta nel cuore, le auguro di poter vivere una bella stagione di Serie B, è una categoria nella quale la Salernitana può stare comodamente se gestita nel migliore dei modi, come è stato fino adesso. E poi, visto ciò che hanno fatto il Carpi e il Frosinone, la piazza di Salerno non la ritengo assolutamente da meno. Programmare qualcosa di importante sarà possibile se ce ne sarà la volontà".