Come un anno fa Corini arriva, salva il Chievo e (forse) se ne va
Un gol di Dario Dainelli al 72° minuto. Tanto basta al Chievo Verona per ottenere la salvezza a una giornata dal termine e festeggiare un altro anno nella massima serie, il settimo di fila. Un Chievo che sembra giocare con un orecchio alla radio per capire cosa succede sugli altri campi - Livorno e Bologna - da cui passa parte della sua salvezza e che, quando le cose si mettono bene con le due squadre di casa sotto nel punteggio, accelera il ritmo fino a trovare i tre punti necessari per blindare la salvezza grazie al colpo di testa di uno dei suoi uomini più rappresentativi bravo a sfruttare l'errore di Avramov ed Eriksson su azione d'angolo.
Una stagione tribolata iniziata sotto la guida di Beppe Sannino e proseguita da metà novembre con il ritorno di Eugenio Corini al comando della squadra che l'aveva visto protagonista come calciatore prima e come allenatore poi. Come lo scorso anno infatti il tecnico è subentrato in corsa portando la squadra alla salvezza e come lo scorso anno il suo percorso alla guida del Chievo Verona potrebbe esaurirsi domenica prossima nonostante un contratto fino al 2015. Una questione che terrà banco per tutta la settimana, e forse oltre, dopo che il diretto interessato non ha voluto sbilanciarsi nel dopo gara di Cagliari spiegando di essere "sempre grato a questa società e al mio presidente. Mi hanno permesso di allenare in Serie A e penso di averli ripagati".
Il Chievo potrebbe così ripartire nuovamente da zero nella speranza che l'eventuale nuovo tecnico faccia bene fin da subito perché il prossimo anno potrebbe non esserci più un Corini libero a ottobre-novembre per togliere le castagne dal fuoco a Campedelli.