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Conticchio: "Il Toro in campo col Sassuolo con la testa giusta, può vincere"

Conticchio: "Il Toro in campo col Sassuolo con la testa giusta, può vincere"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
domenica 24 aprile 2016, 07:112016
di Elena Rossin
fonte Torinogranata.it

Alessandro Conticchio è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Conticchio attualmente è un allenatore ed è il vice di Cristiano Lucarelli, mister del Tuttocuoio che milita in Lega Pro, da calciatore è stato un centrocampista e ha vestito la maglia granata dal 2002 al 2005. Con lui abbiamo parlato della partita di oggi pomeriggio fra Torino e Sassuolo.
Tre vittorie consecutive che hanno messo il Torino al riparo dalla lotta per non retrocedere poi la sconfitta nei minuti finali con la Roma che ha fatto riemergere problemi mai risolti. Oggi c'è la gara con il Sassuolo che non ha grande rilevanza per la classifica, ma forse deve dare comunque delle risposte?
"C'è da finire il campionato e bisogna farlo nel miglior modo possibile e le partite che mancano vanno affrontate con il giusto piglio. Il Sassuolo è un avversario difficile perché gioca un buon calcio e segna tanti gol, quindi la partita va presa con la testa giusta e magari riscattare la sconfitta con la Roma, nel senso che con i giallorossi ci può stare che si sia perso, ma è per il modo com'è arrivata la sconfitta che brucia un po'. Non si sa che cosa sia successo con l'ingresso in campo di Totti".
Ma lei avrebbe lasciato Totti, anche se ha quasi quarant'anni, libero di appostarsi sul secondo palo senza marcarlo in occasione della punizione battuta da Pjanic?
"Eh proprio no. Totti può giocare anche poco, ma per il tempo che sta in campo può risultare decisivo, com'è successo con il Torino. Ormai quello che è accaduto appartiene al passato e bisogna pensare alla partita con il Sassuolo in modo, come dicevo, da riscattare la sconfitta che sulla carta ci poteva stare, ma non per com'è avvenuta. Anche se quello che è avvenuto è stato un po' rocambolesco con il rigore su Maksimovic che non c'era, perché non si può compensare poiché in precedenza non era stato dato un altro, forse anche due, penalty alla Roma. Era giusto dare il rigore prima, quello sì che ci stava tutto (fallo di man di Gazzi in area, ndr). Voltiamo pagina, il Sassuolo è da prendere con le molle perché ultimamente ha "balbettato" un po' e i neroverdi ci terranno a fare bella figura. E poi c'è da dire che giocare contro il Torino è sempre prestigioso per tutti".
Maxi Lopez è stato convocato poiché si è ripreso dal forte e debilitante mal di gola, ma in campo ci si aspetta di nuovo di vedere in azione Belotti e Martinez, ancora emergenza ma non troppo?
"Belotti nel 2016 ha segnato 10 gol e non sbaglia i rigori, Martinez si è sbloccato, quindi in questo momento la coppia è affidabile. Sicuramente Martinez deve dimostrare perché l'essersi sbloccato dà solo maggiore tranquillità, però, ha da lavorare in modo da far vedere che tutto quello che ha seminato può essere raccolto. Immagino che adesso non voglia più fermarsi di conseguenza mentalmente questa cosa è positiva e va sfruttata, c'è da cavalcare l'onda".
Come vede il centrocampo granata lei che in quel settore del campo ci ha giocato?
"Avelar a parte tutti gli altri sono stati convocati e a questo punto della stagione, a quattro gare dalla fine, anche se qualcuno in settimana ha saltato qualche allenamento conta poco, perché la benzina che c'è nelle gambe è quella. Bisogna tenere duro e andare avanti, fare gli ultimi sforzi.

Forse a centrocampo manca un po' di qualità, ma in questo momento c'è solo da portare in porto un'annata che comunque, anche se si poteva fare di più, positiva poiché la salvezza è stata raggiunta tranquillamente senza mai rischiare. Si sa che dal Toro si vorrebbe sempre qualche cosa in più, però, in questo finale di stagione ci si può togliere ancora qualche soddisfazione".
Benassi, Acquah, Baselli, Obi e Zappacosta sono tutti giovani di prospettiva che per motivi differenti hanno tutti avuto alterne vicende in questa stagione. Chi più l'ha colpita?
"Il vero Baselli è quello d'inizio stagione, su questo per me non ci piove. Che abbia vissuto un periodo di flessione ci sta perché è un ragazzo molto giovane. A me piace tantissimo, ha dimostrato di avere qualità e sono convinto che tornerà a essere quello che abbiamo visto a inizio campionato. Obi e Acquah abbinano quantità e qualità. Benassi anche con l'Under 21 ha dimostrato quello che vale. Zappacosta ha giocato un po' meno, però, ha potenzialità".
Il problema di subire gol da palla inattiva è questione solo di disattenzione o strutturale?
"Il problema c'è, ma è anche vero che ormai nel calcio i gol si fanno e si subiscono tantissimo da palla inattiva e, infatti, le squadre preparano veramente bene queste situazioni e quindi per il Torino potrebbe essere solo un problema di disattenzione. Succede di stare sul pezzo per ottanta minuti e poi a causa della stanchezza si è un po' appannati ed è proprio quello il momento che si prende gol su palla inattiva. In questa stagione le palle inattive a favore e contro sono fondamentali, il Torino di gol ne ha subiti un po' troppi e qualche cosina a livello d'attenzione è mancato, ma penso che il primo ad accorgersene sia stato il mister e poi ci sono i dati che sicuramente conosce e figuriamoci se in allenamento non ci ha lavorato su preparando i giocatori e richiamando la loro attenzione, però, poi in partita è successo spesso che i gol degli avversari siamo arrivati da palla inattiva. Ormai il problema a quattro partite dalla fine è duro risolverlo, chi allena lo sa che dipende dall'attenzione e i giocatori in queste situazioni sanno che movimenti devono fare e chi marcare e poi è un attimo ... e c'è anche la bravura dell'avversario. L'anno scorso il Torino li faceva i gol in occasione delle palle inattive a differenza di questo campionato, questa è un'annata storta".
Tornando alla gara con il Sassuolo, faccia un pronostico.
"Il Sassuolo gioca bene ed è una squadra tecnicamente forte, che fa tanti gol ed è ormai un gruppo consolidato e anche quando in una partita non fanno risultato nella successiva hanno voglia di riscattarsi. Di Francesco è un allenatore in gamba, quindi per il Torino la partita sarà difficile, ma comunque prevedo che la gara sia aperta e spero che le squadre non si chiudano perché a questo punto della stagione due formazioni che giocano bene a calcio possono offrire un bello spettacolo e il Toro può vincere ... in fin dei conti gioca nello stadio che si chiama Grande Torino".