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Coppa d'Africa, Sow l'uomo della provvidenza. Ghana piegato all'esordio

Coppa d'Africa, Sow l'uomo della provvidenza. Ghana piegato all'esordio
lunedì 19 gennaio 2015, 19:402015
di Michele Pavese

Cammino in salita per il Ghana. Le Black Stars, affidate alle cure di Avram Grant dopo il fallimento Mondiale, cedono all'ultimo respiro contro un ottimo Senegal e mettono a rischio la qualificazione ai quarti di finale. La squadra di Giresse si impone per 2-1 con pieno merito, ribaltando lo svantaggio iniziale grazie alle reti di Diouf e di Sow (al 94'), e si candida come rivelazione del torneo continentale africano. Non è stata una partita entusiasmante né sotto il profilo tecnico, né dal punto di vista dei ritmi di gioco. Entrambe le formazioni hanno palesato grandi limiti in fase di impostazione. La condizione fisica del Senegal e i cambi operati da Giresse hanno fatto la differenza nella ripresa: in particolare, è stato decisivo l'ingresso in campo di Lamine Gassama, terzino destro del Lorient, che ha limitato le incursioni di Atsu (il più insidioso dei ghanesi nel corso della prima frazione) e si è reso più volte pericoloso in fase offensiva. Con Gassama, il Senegal è passato dal 3-4-3 di partenza ad un più funzionale 4-3-3, aprendo molto il gioco sulle corsie esterne e mettendo in costante apprensione la retroguardia ghanese. Ma l'uomo della provvidenza si chiama Moussa Sow: entrato a dieci minuti dalla fine, con la sua zampata allo scadere ha consegnato i tre punti ai senegalesi.

I protagonisti più attesi del match disputato all'Estade de Mongomo erano senza dubbio i fratelli Ayew. André, nonostante il penalty realizzato, non ha impressionato: troppi appoggi sbagliati e raramente incisivo, non è mai riuscito a cambiare passo. Jordan, invece, ha interpretato bene il primo tempo, ma nei secondi 45' è rimasto molto isolato in avanti, scomparendo con il passare dei minuti. Il Ghana si è fatto schiacciare dal Senegal per larghi tratti, subendo la fisicità dei centrocampisti avversari (Kouyaté su tutti), e l'imprevedibilità di Pape Kouly Diop (esterno tuttofare in forza al Levante) e Mame Biram Diouf (punta dello Stoke City), i migliori in campo in assoluto. Badu e Rabiu non hanno garantito sempre un filtro adeguato a centrocampo, dove si avverte la mancanza di un uomo che faccia da raccordo con l'attacco e di muscoli. In questo senso pesano molto le assenze dei vari Muntari, Asamoah, Essien e Boateng, non convocati dall'ex tecnico del Chelsea per motivi differenti. La sfida di venerdì contro la super favorita Algeria è già un'ultima spiaggia per il Ghana, mentre il Senegal si prepara ad affrontare il Sudafrica per chiudere i conti e assicurarsi il passaggio del turno.