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Cosenza, De Angelis: "Piazza importante. Mi sento più forte di prima"

Cosenza, De Angelis: "Piazza importante. Mi sento più forte di prima"TUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Rosito/Cosenza24.net
giovedì 26 febbraio 2015, 22:082015
di Tommaso Maschio
fonte tuttolegapro.com

Giunto nell'estate del 2013 alla città dei Bruzi dall'Irpinia, Gianluca De Angelis si è fortemente legato al club silano ed ai tifosi rossoblu e adesso, tornato al gol, gli è stata affidata la fascia di capitano. Abbiamo riservato ai nostri lettori di TuttoLegaPro.com, ed in particolare ai tifosi del Cosenza, un'intervista che De Angelis ci ha gentilmente concesso in esclusiva nella quale racconta il suo rapporto con la tifoseria rossoblu, il cambio di marcia del rendimento della squadra nel girone di ritorno ed il suo rientro dopo il brutto infortunio che lo ha bloccato per alcuni mesi.

- Se dovesse consigliare la piazza di Cosenza ad un suo collega come la descriverebbe calcisticamente?

"Cosenza è una piazza molto importante in Lega Pro che meriterebbe ben altri palcoscenici. Qui la gente che viene allo stadio ti fa sentire calciatore nel senso che solo noi giocatori possiamo capire. Il calore e l'attaccamento dei tifosi alla squadra è impressionante. Sono molto felice di essere in questa piazza e mi sento di consigliarla ai miei colleghi".

- In questa stagione la squadra rossoblu lotta per la permanenza in Lega Pro Unica. Il club del presidente Guarascio ha in serbo progetti più ambiziosi?

"Credo che la società abbia una serie di obiettivi da realizzare e tra questi vi sono anche obiettivi indubbiamente più ambiziosi. In questa stagione dobbiamo conquistare la salvezza e non sarà semplice perché anche se siamo al momento fuori dalla zona playoff dobbiamo sempre guardarci le spalle. La lotta non è terminata qui".

- Come mai il rendimento del Cosenza è radicalmente cambiato rispetto al girone di andata? Solo colpa dell'allenatore?

"Io credo che nel calcio le responsabilità dei risultati ottenuti siano da ripartire tra i giocatori per il 33% , l'allenatore per il 33% e la dirigenza per il 33%. Non eravamo brocchi prima e non lo siamo adesso. Nel girone di andata il gruppo si conosceva poco. Tra di noi ci conoscevamo poco e questo ha senza dubbio pesato soprattutto all'inizio sui risultati. La dirigenza del Cosenza ha prodotto uno sforzo importante nel mercato di gennaio e adesso sono arrivati anche i risultati. Lotteremo sino alla fine per conquistare la permanenza in Lega Pro".

- Sei tornato in campo da un po' dopo un brutto infortunio che ti ha impedito di dare in passato il tuo contributo ai tuoi compagni. Cosa prova un calciatore che vorrebbe ma non può aiutare la propria squadra?

"Si soffre. Si soffre maledettamente e si lavora con la voglia e l'impegno di poter tornare quanto prima in campo per poter dare una mano alla propria squadra. Io ho sofferto molto ma sono tornato con la convinzione di essere più forte di prima per fare la mia parte nella mia squadra".

- Ritorno al gol e fascia da capitano: un bel modo di rientrare, diciamo così, nei ranghi.

"Felice di essere tornato a segnare e tenere la fascia da capitano è una grande responsabilità ma ho voglia di continuare a crescere di farlo all'interno di questa squadra e di questa società".