Cudicini compie 80 anni: "Rimpianto Nazionale, chiuso da Zoff e Albertosi"

In occasione della ricorrenza del suo ottantesimo compleanno, a Radio Sportiva è intervenuto Fabio Cudicini, grande portiere rossonero protagonista di vittorie prestigiose, tra cui la Coppa Campioni e Intercontinentale del 1969. Il 'Ragno nero', a proposito della tradizione di famiglia nel rivestire il ruolo di portiere, ha dichiarato: "Dopo essere stato figlio di portiere e genitore di un estremo difensore, quale era mio figlio Carlo, ora non più in attività, credo che la storia si debba concludere. Mio nipote, infatti, gioca a calcio, ma nel ruolo di terzino sinistro". Il ricordo del portierone, dall'alto dei suoi 191 cm di altezza, è andato al bilancio della sua carriera in cui vinse molto con il proprio club, ma che in Nazionale - ha confessato - " mi ha visto chiuso nel ruolo da due grandissimi, quali Zoff e Albertosi".

Cudicini si è poi espresso su quelle che dovrebbero essere le caratteristiche degli interpreti nel ruolo, rivelando: "Sarti fu per me uno fra quelli in cui meglio si identificava il mio ideale di portiere. Non amo invece le cosiddette 'palle di gomma', quei portieri 'svolazzanti' e meno tecnici e concreti, ma al contrario più concentrati sull'effetto del gesto, che non nel suo risultato . Apprezzo Perin e Marchetti, ma Buffon rimane di un altro livello. E' uno scempio, che sia stato messo sul gradino più basso fra i portieri selezionati quali migliori" .