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Dario Canovi: "Nel mio cuore rimane Cerezo. E' stato un grandissimo"

Dario Canovi: "Nel mio cuore rimane Cerezo. E' stato un grandissimo"
lunedì 23 gennaio 2017, 14:592017
di Chiara Biondini

L'avvocato Dario Canovi, storico procuratore tra gli altri di Falcao, Cerezo, Rummenigge, Bruno Conti, Nesta, Di Biagio, è stato ospite questa mattina, con Marcello Lippi della trasmissione “Pezzi da 90” sull’emittente umbra Radio Onda Libera.

Chi si sta muovendo meglio fin qui sul mercato di gennaio?
“La Juve ha fatto bene a prendere Rincon: non è un fenomeno ma è utile e gli serviva un giocatore così. Anche il Napoli si è rinforzato con Pavoletti, che serve alla causa, e sta potenziando la rosa dopo che l'anno scorso è andato in difficoltà pagando la mancanza di alternative. L'Inter ha fatto bene con Gagliardini che è tra i giovani più bravi”.

La Juve ha sostituito Pogba?
“No, non è semplice. I bianconeri vinceranno lo scudetto con una certa facilità, ma il centrocampo è meno forte dell'anno scorso e la difesa ha un anno di più”.

L'avvento dei cinesi ricchi sfondati sta cambiando le regole del gioco?
“Sì, stanno cambiando le regole del mercato però le autorità cinesi si sono accorte che c'è chi la sta facendo fuori dal vaso. Ci sarà un ridimensionamento notevole. Già hanno introdotto una norma che prevede tre stranieri per squadra”.

Cos'è oggi la figura del procuratore?
“Purtroppo è cambiata e la professione si è andata imbastardendo. Gran parte dei procuratori fanno gli interessi propri più che degli assistiti. E' un regalo di Blatter che ha cancellato l'elenco degli agenti. Oggi basta fare una domanda e versare un obolo”.

C'è da stupirsi o spaventarsi sentendo girare certe quotazioni per i giocatori?
“E' una conseguenza del sistema. Mi sbagliavo pensando agli effetti positivi dei club trasformati in società a scopo di lucro ed è stato un errore credere che con la sentenza Bosman i prezzi sarebbero calati. Ammortizzare certe cifre sta diventando complicato, prendete gli oltre 100 milioni per Pogba”.

Il più grande giocatore che ha assistito?
“Nel mio cuore rimane Cerezo. E' stato un grandissimo centrocampista e gli voglio bene umanamente. E' una grande persona”.

Le ha due figli, Simone che collabora con la Roma e Alessandro che assiste tra gli altri Thiago Motta in Francia: sono stati loro ad appassionarsi o ce li ha portati lei?

“Venivano con me nei viaggi, hanno visto e conosciuto grandi campioni, si sono appassionati. Non ho fatto nulla per avvicinarli al calcio e avrei voluto che facessero qualcosa di diverso, però oggi sono contento della strada che hanno preso”.