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David Guetta: "Il mio Antognoni"

David Guetta: "Il mio Antognoni"TUTTO mercato WEB
© foto di foto Federico De Luca
mercoledì 2 aprile 2014, 07:542014
di Redazione TMW.
fonte Davidguetta.it

Dunque, vediamo: non avevo ancora 13 anni e per un colpo notevole di fortuna, e anche perché a quei tempi si poteva, grazie a mio babbo riuscii ad andare in campo a vedere da dietro la porta Fiorentina-Palermo.
Dopo 9 minuti segnò Antognoni e fu amore a prima vista.
Seguivo già il calcio, compravo un giornale sportivo (Tuttosport, ma era un'altra cosa rispetto ad oggi, lo dirigeva il super-granata Ormezzano, che a me piaceva da morire) e dunque sapevo bene che c'era in viola un ragazzo dalle grandi possibilità, ma non mi illudevo più di tanto perché c'erano già stati diversi in Italia "nuovi Rivera", uno anche a Firenze che mi pare si chiamasse Campagna.
Dopo quella gioia primaverile, per almeno otto anni per me la Fiorentina è stata Antognoni più altri dieci.
I ragazzi di oggi non possono capire, ma quando esordì a Rotterdam contro l'Olanda di Crujiff, con quella gara strepitosa e l'assist per il gol di Boninsegna, io mi sentii orgoglioso neanche avessi giocato io.


E così è stato per tutte le reti realizzate in Nazionale, la punizione contro l'Inghilterra nel 1977 che non fecero vedere in tv per non disturbare i ritmi lavorativi degli italiani, l'incazzatura per la tarsalgia in Argentina, la notte di passione prima della finale di Madrid, lo strepitoso Europeo da lui giocato nel 1980 e reso vano dalla mancata finale, l'incoronazione di stella tra le stelle al Giants Stadium di New York.
Era davvero come dire: Antognoni gioca per me, è il nostro cavaliere bianco senza macchia e senza paura, purtroppo con tanta, tantissima sfortuna.
Poi le vicende della vita ci hanno fatto incrociare diverse volte e io non ho mai capito davvero il perché a volte si sia entrati in rotta di collisione: vi giuro che non lo volevo, non l'ho mai voluto, anche se qualche volta ho dovuto rispondere, ma sempre con profonda tristezza perché Antognoni nel mio cuore non si tocca.
Antognoni è il simbolo della mia gioventù, è la Fiorentina degli anni più belli.
Quando pensi che tutto sia possibile e con Antognoni a volte lo è stato davvero.

© foto di Federico De Luca
© foto di Federico De Luca
© foto di Federico De Luca