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Del Piero su Tavecchio: "Ci sono situazioni dove non bisogna sbagliare"

Del Piero su Tavecchio: "Ci sono situazioni dove non bisogna sbagliare"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 2 novembre 2015, 18:022015
di Chiara Biondini

Alessandro del Piero, ambasciatore dell'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, è intervenuto ai microfoni di RTL 102.5 per la settimana della ricerca e ha parlato anche del mondo del calcio e degli aspetti negativi che lo pervadono.

Sul suo ruolo di ambasciatore.
"La responsabilità di coprire un ruolo di un certo tipo, comunque un ruolo di importanza a livello pubblico, nel senso che qualunque cosa tu faccia può essere esaltata o sottolineata dalle persone, è un atto di grande responsabilità, di piacere e di orgoglio che ho e che cerco di ricordare sempre a me stesso. Anche perché abbiamo il dovere di dare un segnale a chi ci segue e cercare di far sì che sia più positivo, è l'obiettivo di tutte le persone che vogliono sottolineare aspetti così delicati come la raccolta fondi. Non è sempre fare sempre le scelte giuste, bisogna mettere in preventivo che tutti possono sbagliare, ma riuscire a ritornare sugli intenti giusti è fondamentale".

Sei uno dei volti più noti del calcio italiano ma soprattutto tra gli appassionati sei un punto di riferimento avverti la responsabilità che ne deriva?
"C'è Tutta una serie di componenti, di qualità che devono far parte di chi gode di una certa stima da parte delle persone e che ha molte delle proprie dichiarazioni e gesti osservate ed esaltate. In tutti i momenti di questa persona, qualsiasi lavoro faccia, ci deve essere questo senso di responsabilità".

Soffri per i vari scandali del calcio, come le ultime infelici esternazioni attribuite a Tavecchio?
"Tutti gli episodi non positivi che accadono nel mondo del calcio infastidiscono le persone che, come me, sono state mosse fin dall'inizio dalla passione per questo sport e che, al di là dei ruoli che ricoprono nella vita, più o meno attivi sul campo, dedicano sempre un'attenzione particolare. La passione non finisce mai per quanto mi riguarda, e sono anche impegnato in ambito calcistico in un'emittente per poter commentare, e cerchiamo di farlo proprio con l'intento di esaltare le tante cose positive di questo sport. Augurandoci e augurando a tutti di sbagliare il meno possibile, e in alcuni casi di non sbagliare, perché ci sono delle situazioni dove necessariamente non bisogna sbagliare in quello che si dice o nel messaggio che si dà".

Qualcuno lo vorrebbe CT della Nazionale o Presidente Federale.
"Mi fa sorridere che allenatore della nazionale, Presidente federale, di sicuro non mi esonererei. È una battuta, però questi accostamenti sono motivo di grande orgoglio perché vuol dire che c'è stima nei miei confronti. Il mio percorso continua e vedremo se e quali saranno i ruoli per me e cosa maturerà nel mio futuro, ma è ovvio che vivo con grande orgoglio ogni accostamento del mio nome a ruoli così importanti nel mondo calcistico".