Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Di Marzio: "L'Italia del mercato ha indovinato quasi tutto"

Di Marzio: "L'Italia del mercato ha indovinato quasi tutto"
giovedì 21 ottobre 2010, 15:532010
di Redazione TMW.
fonte Gianluca Di Marzio per Virgilio sport

Un'estate fa vendeva sogni e comprava realtà. Oggi merita applausi. L'Italia del mercatoha indovinato quasi tutto e sbagliato quasi niente. Bravi, bene, bis. Pochi ritocchi ma buoni, buonissimi, rinforzi mirati e senza spendere follie: le società hanno imparato come investire, i direttori sportivi sono più attenti, gli osservatori più preparati. Palermo, tanto per cominciare, è l'oasi dell'acquisto indovinato, alzi la mano chi non è d'accordo. Sabatini è un maestro, Zamparini non bada a spese, Pastore è l'esempio di come si fa e si deve fare mercato. E' costato meno di 6 milioni (il suo procuratore si è però mantenuto il 20% sulla futura vendita), guadagna quanto un ottimo giocatore di serie B, adesso non ha prezzo. Per non parlare degli sloveni che pochi conoscevano e che ora tutti esaltano, che solo in Sicilia hanno avuto il coraggio di prendere: oggi la copertina è degli ex oggetti misteriosi Ilicic e Bacinovic.

Finisce con la c pure Krasic, quello che metteva in difficoltà l'ex Inter di Mourinho in Champions. Tutti l'hanno esaltato ma pochi hanno pensato ad investire quindici milioni per la furia bionda venuta dalla Serbia. La Juve ha rischiato, ha sacrificato Diego pur di prenderlo, anche gli scettici si stanno ricredendo. Krasic come Hernanes: molti lo volevano (Leonardo quand'era al Milan, il solito Palermo, l'Inter se avesse potuto tesserare il secondo extracomunitario), solo la Lazio ci ha creduto, bravi Tare e Lotito ad approfittare delle incertezze altrui.

Ok, l'acquisto è giusto: Cavani a Napoli segna sempre e comunque, Gomez è l'ultima scommessa argentina vinta dal Catania, il Milan è aggrappato all'estro di Ibra e Robinho, l'Inter si coccola Coutinho, il Lecce fa crescere Piatti e Grossmuller, il Parma è contento di Marques. Errori pochi, pochissimi, la caccia allo straniero è andata benone. Il Chievo, per esempio, ha scovato in gran segreto un francesino che giocava in serie B nel suo paese: si chiama Constant, è costato appena 300mila euro di prestito, il riscatto è assicurato. All'appello manca ancora il Genoa, la regina degli affari estivi: solo Rafinha ha convinto veramente, Zuculini ha giocato appena in precampionato, Veloso si è già infortunato, Eduardo sta facendo bene ma non benissimo. E poi, il Cesena. Che ne ha presi tanti, forse troppi. Giocano regolarmente solo Von Bergen e Nagatomo, qui l'assemblamento dei volti nuovi va migliorato, ci vogliono tempo e coraggio. Ma comunque vada, è già un successo.