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Di Massimo, la Juve e le parole di Biancucci

Di Massimo, la Juve e le parole di BiancucciTUTTO mercato WEB
Claudio Sclosa
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
mercoledì 14 ottobre 2015, 12:332015
di Gianluigi Longari
fonte Alfredo Pedullà

Negli ultimi giorni vi abbiamo parlato a più riprese di Alessio Di Massimo, anticipandovi l'interesse di numerose società di A e B, Juventus compresa, per il giovane esterno d'attacco attualmente in prestito all'Avezzano, in Serie D, ma di proprietà del Sant'Omero, compagine abruzzese militante nel campionato di Promozione. Ieri Di Massimo è stato protagonista nella vittoria ottenuta dall'Avezzano sul campo dell'ex capolista Monticelli: un gol (già 5 in sette partite) e tante giocate d'autore sotto gli occhi di Claudio Sclosa, responsabile degli osservatori della Juve. Al punto che il club bianconero ne è rimasto letteralmente stregato.
Per saperne di più sul talento classe 1996, abbiamo intervistato in esclusiva per il nostro sito il suo scopritore, il presidente del Sant'Omero Costantino Biancucci: "Per noi Alessio è un orgoglio, un gioiellino che abbiamo formato e forgiato nella nostra scuola scalcio, lanciandolo in prima squadra a 16 anni, si vedeva già che era un fuoriclasse. Il suo talento era così evidente che da subito iniziarono a fargli battere anche i rigori a dispetto della giovanissima età, persino nei frangenti più delicati. Ad esempio ricordo una partita accesissima contro il Cologna di Roseto, vincemmo 3-2 e Di Massimo sfoderò una prestazione mostruosa. Realizzò una tripletta, segnando il penalty decisivo al 90', e alla fine anche i tifosi avversari si alzarono in piedi per applaudirlo. La scorsa stagione lo abbiamo mandato in prestito in Eccellenza all'Alba Adriatica, quest'anno all'Avezzano nella categoria immediatamente superiore, seguendo un processo di crescita coerente".
Di Massimo come sta vivendo l'attenzione dei grandi club?
"Per me Alessio è come un figlio, con il papà che conosco da sempre siamo quasi coetanei e, per quanto mi riguarda, gli sto accanto costantemente sentendolo praticamente ogni giorno. Gli dico sempre che deve pensare a lavorare sodo e restare umile, ma potrei anche evitare di farlo perché è un ragazzo con la testa sulle spalle, supportato da un ambiente sano, sia a livello familiare che societario.

Merita veramente tanto, sa che la strada da fare è ancora lunga e che, anche se si concretizzasse il passaggio ad una squadra importante, non dovrebbe mai sentirsi arrivato, dovrà avere sempre questa fame. Chi lo prende fa veramente l'affare ed io, quando indosserà maglie importanti, non potrò che piangere di gioia".
È un calciatore già pronto per platee superiori?
"Premesso che i salti di categoria sono sempre particolari, non stupitevi se vi dico che per me è già pronto anche per la Serie A, sia fisicamente che a livello di testa, al di là del repertorio tecnico che è chiaramente di primissimo ordine. Già adesso viene raddoppiato sistematicamente quando ha la palla al piede, anche perché se parte in progressione è devastante. Gli avversari lo conoscono e lo francobollano alla vecchia maniera, marcature che avevo visto applicate ai grandi del calcio, ai Maradona e Del Piero per intenderci! E in ogni caso riesce sempre a fare la differenza, malgrado le attenzioni particolari che gli vengono riservate sul campo. Alessio è un motivo di vanto per noi del Sant'Omero, per l'Avezzano che ci ha puntato quest'anno, ma anche per tutto l'Abruzzo. E può esserlo anche per l'Italia, siamo un Paese che ha vinto quattro Mondiali ma che ultimamente sta rivolgendo poca attenzione ai giovani italiani, puntando su troppi elementi stranieri anche a livello di vivai, un qualcosa che non giova al movimento. Nessun ostracismo verso i ragazzi che vengono dall'esterno, per carità, ma anche i nostri vanno tutelati. Nel futuro di Di Massimo c'è sicuramente qualcosa di importante, noi del Sant'Omero continueremo a lavorare per sfornare altri prospetti di livello".