Djordjevic, tra tripletta, chiamate ed un regalo speciale per il suo agente Lucci

C'è un nuovo uomo copertina, in casa Lazio. E' Filip Djordjevic, ariete serba ed intuizione di casa biancoceleste. Brava, rapida, sveglia, l'Aquila, a mettere gli artigli sul fromboliere del Nantes. Mica semplice, quando c'è mezza Europa che cerca la zampata, quando in Italia c'è pure l'Inter che soffia forte perché il vento spiri verso la Madonnina. Le prime sgambate sono buone, Djordjevic deve ambientarsi e conoscere realtà, città, ambiente, compagni. Deve adattarsi, sicché è in fase di rodaggio ma quando allarga gli alettoni e decide di accelerare, il Palermo si trova impotente sulla sua strada. Tre gol, uno dopo l'altro.

Una tripletta che lo ha portato sulle copertine di Roma, lui che è ragazzo semplice e che vive in città con la compagna ed il suo inseparabile cane. Dopo la tripletta, un gesto speciale: il pallone dell'hattrick, dedicato proprio solo a chi infila il portiere avversario almeno tre volte, come regalo per l'agente Alessandro Lucci. "Un gesto che mi ha profondamente commosso, perché per un attaccante il pallone della tripletta è un oggetto davvero prezioso", dice Lucci in esclusiva ai nostri microfoni. E Djordjevic, intanto, vede squillare il telefono. Dopo la partita, tanti ex compagni del Nantes, il viola Nenad Tomovic, tanti nazionali serbi. Tutti per l'uomo copertina di casa Lazio...