Dunga e i brasiliani in Italia: "Li seguo. Miranda un leader. Peres migliorerà"
Il commissario tecnico del Brasile Carlos Dunga ha rilasciato un'intervista a Tuttosport parlando delle sue scelte fatte per il doppio impegno contro Argentina e Perù: "Non è vero che non prendo in considerazione i brasiliani che giocano in Italia: Miranda è un leader della nostra selezione. Il problema è che in Brasile siamo 200 milioni e alla fine posso convocarne solo 23. Alex Sandro l'ho già convocato in passato e conosco bene anche Bruno Peres. Mi auguro che domani possano scendere in campo entrambi nel derby e che siano protagonisti in uno scontro a tutta velocità. Mi ricordo molto bene il gol dell'esterno del Torino dello scorso anno, ma per quel che mi riguarda penso che un terzino debba essere prima un difensore e non un attaccante. Credo che Bruno Peres si completerà con Ventura, come anche Avelar. Per quel che riguarda Alex Sandro il fatto che sia stato pagato 26 milioni di euro deve essere uno stimolo per il giocatore, ma Allegri ha ragione a dire che un allenatore non si deve fare condizionare dai prezzi. Credo che abbia grandi qualità ma deve lavorare sodo se vorrà conquistarsi il posto.
Lo terrò d'occhio. La Juventus sta attraversando un momento difficile ma dopo tanti successi è difficile ripetersi, soprattutto quando si perdono giocatori del calibro di Tevez e Pirlo. Hernanes? Nel mio Brasile stava davanti alla difesa ma avevamo un gioco diverso da quello della Juve. Neto? Ha personalità e qualità, ha fatto benissimo in Coppa America. Purtroppo adesso non gioca e questo lo penalizza. Lo Scudetto? sarà una bella lotta quest'anno. Mi piace la Fiorentina: Paulo Sousa si è inserito con intelligenza".