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Enzo Bucchioni: "Fiorentina, si gioca per i soldi o per la maglia?"

Enzo Bucchioni: "Fiorentina, si gioca per i soldi o per la maglia?"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 21 ottobre 2014, 07:102014
di Andrea Melli
fonte Enzo Bucchioni

Della Valle è sempre troppo buono e gentile in un mondo come quello del pallone dove spesso funzionano le minacce e gli interventi a gamba tesa. Come mai la Fiorentina in queste prime sette giornate (Inter a parte) stia giocando al di sotto delle attese e del valore tecnico della sua rosa (anche senza Rossi e Gomez) nessuno può dirlo con certezza. Se ci fosse una causa vera sarebbe più facile risolvere la questione, abbiamo la sensazione che il discorso sia molto complesso.

Ricordiamo che la società Fiorentina è una delle più in regola sotto l'aspetto economico-finanziario. Insomma, per dirla brutalmente, i Della Valle pagano come banchi alla fine di ogni mese e non c'è mai stato il minimo ritardo. Questo dovrebbero sempre ricordare i giocatori che sicuramente sapranno di molti colleghi (anche famosi) che faticano a prendere i soldi puntualmente. Anche questo motivo di stimolo però non funziona.

Forse sono in una società troppo dorata? C'è bisogno di mettere qualcuno di fronte alle sue responsabilità? Di sicuro.

Certo è che non vogliamo più vedere e più di tutti non vuol più vedere Della Valle, un primo tempo moscio e inconcludente come quello di ieri. Le partite le puoi anche perdere, ma dopo averle giocate. Perdere giocando al minimo dei giri non è consentito a nessuno.

Da oggi in poi sarà chiesto conto a tutti delle prestazioni, ognuno verrà messo di fronte alle sue responsabilità.

Un chiarimento ci dovrà essere subito perché il campionato è appena cominciato e c'è ancora tempo per intervenire e rimediare.

In primis dovrà essere l'allenatore a spiegare l'involuzione di questa squadra che progettata per un calcio molto tecnico, brillante, per fare possesso palla, è ormai quasi incapace di imporre il suo gioco per una progressiva lentezza che ha tolto imprevedibilità.

Alcuni giocatori hanno un vistoso calo di rendimento e non solo Borja Valero. E' un problema di preparazione? Tutte le squadre viste fino ad oggi (anche il Sassuolo) sono sembrate più reattive.

E' il caso di cambiare modo di giocare? Di mutare la filosofia per cercare la via del gol attraverso concetti diversi? Risponda Montella. E' un problema di motivazioni? Anche queste le deve dare l'allenatore.

Il recupero di Gomez (come elemento carismatico) potrà essere importante, ma anche a lui palle giocabili ne sono sempre arrivate poche.

Troppi giocatori non sono stati utilizzati, si sentono ai margini. Non sono pronti? Non piacciono più? Joaquin, Basanta, Hegazy, Brillante e altri sono degli ufo...

Tutte cose che andranno risolte, che Montella dovrà dire chiaramente alla società. Oltre un esempio: ma El Hamdaoui non può essere utile visto che la Fiorentina lo paga?

Gli interrogativi sono tanti. Troppi. Della Valle ora vuol sapere tutto. Chi è scontento e non crede più in questo gruppo di lavoro a gennaio sarà messo sul mercato, senza guardare in faccia nessuno.

Chi pretende troppo per il rinnovo del contratto sarà lasciato libero di riflettere perché non possono essere solo i soldi la motivazione per restare alla Fiorentina. E non ci riferiamo a Neto e Aquilani.

Cuadrado vuole guadagnare quanto Gomez? E' legittimo, ma il suo contratto scadrà nel 2017, non può essere un problema oggi. Quei soldi li deve meritare e se non li merita per la Fiorentina, difficilmente troverà nel 2017 delle squadre disposte a darglieli.

Qualcuno forse ha perso l'orientamento. Non ha più i piedi per terra. Ci sono giocatori che hanno pensato bene di farsi rappresentare direttamente o sottobanco da Mino Raiola, una mossa che ha sorpreso.

Si gioca solo per i soldi o per la maglia, per vincere qualcosa? E' questo il grande interrogativo al quale dovranno rispondere i giocatori. Preferibilmente sul campo a cominciare già da giovedì nella gara con il Paok, ma soprattutto da domenica con il Milan, una gara che la Fiorentina non può e non deve fallire.

Una cosa è certa comunque, per Della Valle da oggi il rapporto con la squadra non sarà più lo stesso, la sua delusione è altissima perché a questo gruppo ha dato tanto e sperava di ricevere in cambio altrettanto. C'è ancora tempo.