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Enzo Bucchioni: "Pepito Rossi, una presa in giro...Mondiale"

Enzo Bucchioni: "Pepito Rossi, una presa in giro...Mondiale"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 3 giugno 2014, 07:262014
di Redazione TMW.
fonte Enzo Bucchioni

Pepito Rossi è già tornato negli Stati Uniti con il suo carico di rabbia e delusione. L'esclusione brucia, ma bruciano ancora di più fatti e le parole di due settimane di ritiro azzurro buttate al vento. Una grande illusione o una grande presa in giro. Fate voi. Pepito Rossi è un ragazzo dal carattere d'acciaio e ricco di valori umani, saprà riprendersi anche da questa delusione, reagirà con la solita durezza interiore di chi sa che gli obiettivi si raggiungono soltanto lottando. Continuerà ad allenare da subito il suo ginocchio maledetto nella palestra di casa sua e dal suo fisioterapista di New York, vuole tornare al massimo per vincere qualcosa con la Fiorentina e dimostrare che la decisione presa da Prandelli è profondamente sbagliata.

Queste ore di rabbia sono accompagnate dalla consapevolezza che l'amore di Firenze crescerà ancora, se era il beniamino, dopo questa ingiustizia Pepito Rossi diventerà un idolo intoccabile, come ragazzo prima che come calciatore. Firenze è così e alla lunga sa riconoscere i fuochi veri dai fuochi finti. Quelli finti si sono già spenti. E quelli veri non si spegneranno mai. Pensate a Baggio, a Batistuta, a Antognoni. Pepito Rossi diventerà uno di loro. Tutta la città difende il suo campione sfortunato.

Ma Pepito ha incassato anche centinaia e centinaia di messaggi d'affetto da tutto il mondo del calcio. Nessuno si aspettava una esclusione così soprattutto dopo le parole di Prandelli che aveva elogiato in conferenza stampa sia l'uomo che il calciatore.

'La partita di Londra sarà la sua prima del mondiale', aveva detto il Ct. E' stata la prima e l'ultima, se vogliamo metterla così.

Possiamo immaginare che i test fisici non abbiamo dati risultati brillanti, può darsi che i medici abbiano sollevato dei dubbi. Tutto legittimo, ma anche tutto ampiamente noto.

Il problema è come mai Prandelli abbia convocato Pepito per il pre-raduno, illudendolo, coccolandolo, quando sapeva già che portarlo in Brasile sarebbe stato un rischio. Bastava chiamarlo quindici giorni fa, parlargli guardandolo negli occhi, dirgli che dopo un infortunio così grave il Ct non se la sentiva di esporlo a rischi. Avremmo capito. Avrebbe capito anche Rossi.

Ma così no. Dopo aver giocato quasi tutta la gara con l'Eire non peggio degli altri, dopo aver fatto tutti gli allenamenti, dopo le parole da Prandelli, la decisione diventa un sadismo senza confine.

Una scelta malvagia. Possiamo anche capire che Rossi non abbia i novanta minuti, non sia completamente libero, ma un fuoriclasse così poteva comunque far comodo.

Bastava chiamare un attaccante in più e un centrocampista in meno (Parolo) per aggregare anche Rossi, sperare in un suo miglioramento di forma strada facendo e magari pensando di usarlo per mezz'ora, venti minuti nei secondi tempi.

Ha ragione Pepito quando dice che non è neanche vero che ha paura dei contrasti. E' un giocatore talmente rapido che i contrasti li previene.

Comunque è andata. Lui e Gomez sono i grandi delusi, ma almeno Gomez non è stato sottoposto a docce calde e docce fredde, è stato trattato con maggior rispetto. Comunque i due si ritroveranno in ritiro i primi di luglio, speriamo psicologicamente recuperati dopo la delusione e con una grande rabbia da trasformare in energia positiva per i viola. Ripartiamo dall'estate scorsa: Gomez e Rossi saranno la coppia più bella del campionato.

E la Fiorentina sarà più forte. I fratelli Della Valle sono rientrati ieri notte dall'Estremo Oriente dopo un viaggio di lavoro di quindici giorni. L'assemblea dei soci si terrà probabilmente all'inizio della settimana prossima o al massimo venerdì. Decideranno oggi. Nell'assemblea saranno fissati i budget per il mercato e gli obiettivi, stadio compreso. Probabilmente Andrea tornerà presidente, ma non è ancora detto.

Gli obiettivi di mercato restano due difensori e un centrocampista di alto livello. Probabilmente sono stati già acquistati, sicuramente opzionati con operazioni-lampo tipiche di Pradè e Macia.

Ma la trattativa da portare in fondo rapidamente è quella relativa a Cuadrado.

La Fiorentina, soprattutto Andrea Della Valle, vuole tenere il colombiano. Ha dato ordine di riscattarlo e dopo un paio di telefonate con il patron Pozzo, ora entrerà in azione il presidente Cognigni per stringere la trattativa cercando di limare la richiesta dell'Udinese che vuole 15 milioni. In ballo c'è anche la comproprietà di Lazzari, piace pure Basta. Quindici milioni sono tanti, ma alla fine la Fiorentina li pagherà perché ha capito che il giocatore è disposto a rimanere a Firenze almeno per un altro anno e con Cuadrado, il recupero di Rossi e Gomez, e i tre acquisti importanti in preventivo, la Fiorentina vuol provare davvero a vincere qualcosa e dare l'assalto alla Champions.

© foto di Daniele Buffa/Image Sport