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Agenti addio, Canovi: "Fesseria, si apre la porta al dilettantismo"

ESCLUSIVA TMW - Agenti addio, Canovi: "Fesseria, si apre la porta al dilettantismo"
mercoledì 1 aprile 2015, 16:062015
di Simone Bernabei

Da oggi è ufficiale, l'Albo degli Agenti Fifa non esiste più. Per commentare la decisione nata dalla Fifa e fatta propria dalla Federazione Italiana, TuttoMercatoWeb ha contattato in esclusiva Dario Canovi, uno degli agenti storici e più apprezzati in Italia: "Non sono assolutamente d'accordo, la ritengo una grossa fesseria".
Ci spiega i motivi di questo pensiero piuttosto netto?
"Togliere l'albo significa far entrare un dilettantismo sfrenato nel mondo del calcio. Con un'autocertificazione ed una piccola somma si può entrare a far parte di questa nuova categoria di mediatori. Gli agenti in Italia passeranno da 1500 a chissà quanti...".
Quali rischi si potranno correre?
"Il pg Marini ha detto che nel calcio sta entrando la malavita. Questo potrebbe essere un vero e proprio 'portone' da questo punto di vista. Per moralizzare il calcio italiano sarebbe servito certamente altro".
Perché allora è stata presa questa decisione?
"Così facciamo lavorare gli agenti senza alcuna garanzia. Pensate che in Italia, ma non solo, la mediazione con lavoratori subordinati è proibita, ed i calciatori lo sono.

In Francia per esempio la Federazione ha emesso una circolare in cui ha spiegato come non permetterà ai cosiddetti mediatori di fare affari con i club. In sostanza non riconoscono questa figura".
Come può muoversi, quindi, la sua categoria?
"Potrebbero nascere richieste di intervento al Tar, ma soprattutto class action da parte di tutti quelli agenti riconosciuti che hanno dovuto fare sacrifici per entrare nel vecchio albo e che così verranno totalmente equiparati agli altri".
La FIGC ha delle colpe in tutta questa situazione?
"Lo scorso 14 ottobre, la UEFA e la CEE hanno raggiunto un accordo per regolamentare la professione. Per me la FIGC avrebbe potuto prendere tempo, magari rimandare l'adeguamento di un anno, per attendere l'approvazione del disegno di legge già esistente che richiede la regolamentazione della figura dell'agente".
E lei cosa farebbe?
"Sarebbe saggio prendere in mano le carte e fare una legge che regoli il tutto. Così ripeto, si può dar spazio al dilettantismo ma anche e soprattutto alla malavita. Pensate che la richiesta di commissione è libera. Si consiglia il 3%, ma ognuno può chiedere ciò che vuole e questo inevitabilmente comporta grandissimi rischi dal punto di vista della legalità".

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