Bernabai (La7): "Roma smarrita. Garcia caduto in un equivoco"

Roberto Bernabai, responsabile della redazione sportiva di La7, ha analizzato per TuttoMercatoWeb.com il momento difficile della Roma: "Ieri all'Olimpico si è vista una squadra smarrita che rischia di concludere tragicamente la stagione. Sul piano fisico i giocatori non stanno in piedi a causa di una preparazione sbagliata e mentalmente il gruppo è fragile. In più le due sessioni di mercato sono state sopravvalutate, la prima, e completamente sbagliate, quella invernale. Chiudo con una società che, al netto di una miriade di dirigenti, è assente a livello presindenziale. Gli ultimi due scudetti la Roma li ha vinti con figure come Viola e Sensi sempre molto vicini alla squadra".

Adesso anche la posizione di Rudi Garcia non è più salda come qualche settimana fa.
"Lui come tutta la Roma è caduta nell'equivoco di considerare la scorsa stagione un punto di arrivo anziché un punto di partenza nonostante il campionato si fosse concluso a -17 dalla Juventus. Quella di oggi è una Roma che ha fatto un deciso passo indietro, soprattutto sul piano del gioco dove non vi sono varianti. Oramai tutti hanno capito che pressandola alta la squadra va in difficoltà evidente".

Ieri Gervinho al centro delle critiche. I fischi di tutto l'Olimpico hanno risuonato in maniera evidente.
"L'ivoriano quest'anno ha giocato solo i primi due mesi a fronte di una richiesta immediata di aumento d'ingaggio la scorsa estate e una Coppa d'Africa che lo ha tolto di squadra per molto tempo. Su di lui pesano le responsabilità di Garcia che non può metterlo in campo fuori condizione solo perché è tornato disponibile. Il gruppo non lo ha gradito".

Dovesse scegliere adesso le due formazioni che seguiranno la Juventus al termine della stagione chi sceglierebbe fra le due romane, il Napoli, la Fiorentina e la Sampdoria?
"Punto senza dubbio su Lazio e Fiorentina che hanno una qualità del gioco nettamente superiore alle altre. Le due sono la riprova delle qualità dei due tecnici, in grado di cambiare le carte in tavola senza far perdere alle proprie squadre identità".