Bertotto: "Tre anni importanti da selezionatore. Ora un club"

Valerio Bertotto è pronto a tornare in pista dopo tre anni vissuti alla guida della selezione di Lega Pro. Anni intensi, dove il tecnico torinese ha visionato migliaia di giocatori in tutto lo stivale. Ai microfoni di Tuttomercatoweb traccia un bilancio della sua esperienza: "Dopo tre anni di lavoro enorme a livello di Nazionale di Lega Pro, partendo dai ragazzi di 16 anni sentivo fosse giunto il momento di un cambio. Dopo aver accumulato esperienza in panchina, oltre a quella di allenatore mi sento pronto per un lavoro di campo quotidiano".

Che bilancio trae da questa esperienza?
"Ho dovuto costruire un'idea di lavoro completamente diversa dalla precedente. Ho costruito una rete di osservatori, ho fatto in modo che la mia idea di come dovesse essere gestito il tutto si concretizzasse. Il rapporto che si era creato con le mie 'sorelle' federali era saldo e il fatto che molti ragazzi fossero passati proprio alle federali è stato motivo di soddisfazione. Ringrazio Conte col quale c'è stato dialogo e ci siamo confrontati su tanti obiettivi. Sia lui che Viscidi sono stati figure importanti. E anche con Sacchi c'è stato un buon lavoro. Certamente il mio lavoro non è stato un 'mordi e fuggi' perché in tre anni ho fatto tanto lavoro, macinato tantissimi kilometri, visionato 1700 giocatori di tutte le età e tenuto eventi e stage".

Possibile un'esperienza da subito in un club?

"L'auspicio è quello. La cosa che mi fa piacere è che il mondo del calcio si è accorto che esisto e so fare le cose per bene. Di concreto non c'è ancora nulla, mi auguro però di avere presto la possibilità".