Bosco su Anconetani: "Avanti a tutti. Il sale nello spogliatoio..."

Sono passati quindici anni dalla morte di Romeo Anconetani, storico presidente del Pisa, capace di portarlo e tenerlo in A. Vulcanico, istrionico ma anche fine intenditore di calcio come è testimoniato dalle scoperte di Berggreen, Kieft, Simeone e tanti altri. Per ricordarlo, ai microfoni di tuttomercatoweb.com, è intervenuto Roberto Bosco, per cinque stagioni centrocampista del Pisa a cavallo degli anni Ottanta e Novanta.

Bosco, chi era Anconetani?
"Un innovatore. Negli anni Ottanta aveva già una banca dati su tutti i calciatori del mondo. Per questo anticipava gli altri e scopriva giocatori che facevano le fortune della squadra".

Tanti anche gli episodi curiosi legati ad Anconetani. Ce ne ricorda qualcuno?
"Prima di una gara, nello spogliatoio trovammo tutto il pavimento imbiancato dal sale. Era un periodo in cui tutto ci diceva male e noi dovevamo calpestarlo, per vedere se così invertivamo la rotta. Un altro episodio che ricordo è che nel tragitto dal nostro ritiro allo stadio, se Romeo sapeva che per la strada il passaggio a livello era abbassato ci faceva prendere un'altra direzione. Piccolezze, scaramanzie, magari, ma che lo rendevano unico. Sono stato legatissimo a lui: se sono rimasto cinque anni a Pisa è stato grazie a lui. All'inizio della mia avventura pisana mi avevano addirittura bruciato la macchina ma lui mi difese a spada tratta e poi le cose filarono sempre lisce".

Adesso chi c'è come Anconetani?
"Nessuno. Con poco ha fatto vedere a Pisa il calcio vero, per più di dieci anni. Era un calcio più genuino e familiare. L'ultimo dell'anno eravamo quasi sempre in ritiro ma ci ritrovavamo con lui e tutte le nostre famiglie a fare una tombolata... Era un calcio più coinvolgente".