Bucchioni: "Vidal, se il Manchester offre 50 milioni va venduto"

Enzo Bucchioni, direttore del QS, ha parlato in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb

Vidal, avevi fatto presente che avrebbe potuto lasciare la Juve, adesso sembra una possibilità concreta...
"Qualche notiziola la sapevo, si riscontra con la realtà. La Juve deve monetizzare se vuole fare un mercato importante e ha due giocatori che sono richiesti all'estero, uno è Pogba e uno è Vidal. Chi vendo? Se non vendo nessuno resto così...se voglio provare a fare una squadra più forte devo vendere uno dei due. Io credo che Conte sia stato già informato di questa eventualità, ci sono ancora delle cose in ballo, e penso che Conte abbia detto fra i due se proprio dovete vendere, vendete Vidal, perché Pogba ha qualche anno in meno. Vediamo come va a finire. Se per Vidal c'è il Manchester che tira fuori 50 milioni, io lo venderei, con quei soldi poi puoi veramente comprare quei giocatori che Conte aspetta per potenziare questa squadra anche in vista della Champions".

Per Balotelli chi li tira fuori i soldi?
"Un giocatore come lui che è un potenziale campione a cui abbiamo dato tante chance per dimostrare che in fondo non è quello che troppi pensano. Chi se lo prende? E' un grande interrogativo, perché il Milan con Balotelli pensava di poter fare un gruzzolo importante per poi andare ad investire su un giocatore più consono al progetto. Ipotesi più credibili? Non si può svendere...o lo provi a dare in prestito e poi fai qualche clausola, è sempre un bomba innescata Balotelli. Galliani che è un grande dirigente, assieme a Raiola che è in grande procuratore qualche soluzione la troveranno, io in questo momento non ne ho...l'Arsenal è scappato..."

Mondiali: che lezione lascia la Germania?
"Lascia una lezione di razionalità, come sempre. Nella zona medaglia ci arrivano sempre e questa volta hanno anche vinto, sono dieci anni che lavorano con serietà, con un progetto importante intorno al calcio, con i settori giovanili rifondati, pesanti investimenti su questi centri federali che in Italia non sono nati, hanno rifatto tutti gli stadi, le squadre hanno avuto molti introiti e con questi possono pagare ingaggi elevati e i giocatori non se ne vanno".