Campolo: "Io, Maradona della Sila, torno a Firenze. Pieno di sogni"

Dal '93 al '95 giocò nella Fiorentina e quando vi approdò si portò dietro l'etichetta di Maradona della Sila. Stiamo parlado di Sergio Campolo, ex centrocampista viola, nativo di Reggio Calabria. "In realtà - dice a tuttomercatoweb.com - spiegai subito a tutti che non ero della Sila ma dell'Aspromonte. Rimase però quel soprannome e cercai di conviverci. Arrivai a Firenze in un contesto impegnativo, eravamo in B ma con una squadra piena di campioni, da Effenberg a Batistuta"

Campolo, adesso Firenze torna al centro della sua vita.
"Sì con mia moglie sto tornando ad abitare a Firenze e sto parlando con la società del Bagno a Ripoli per dare il mio contributo alla scuola calcio, per far crescere i ragazzini. Conosco un po' di dirigenti, mi piace l'ambiente e ne stiamo parlando".

Lei fa l'allenatore e il suo sogno quale è?
"Allenare la Fiorentina..."

Il suo percorso però quale è stato?
"Avevo iniziato ad allenare al settore giovanile della Reggina, poi per una serie di incomprensioni col presidente ho ricominciato dai dilettanti; poi sono passato in Lega Pro e negli ultimi tre anni ho collaborato col settore tecnico".

Tornando alla sua carriera da giocatore poteva fare di più?
"Magari ho commesso qualche errore di gioventù ma ho meritato ciò che ho fatto. Se guardo al calcio di adesso però vedo che quello dei miei tempi era superiore, anche a livello tecnico".

Il momento più bello della sua carriera?
"Approdare a Firenze è stato un orgoglio, al Perugia sono stato bene ma la miglior soddisfazione è stata la cavalcata del Messina, di cui ero capitano, dalla C2 alla A".