Ciulla: "Palermo, cinque acquisti. Matri e Giovinco suggestioni"

Con la promozione in serie A il Palermo è già all'opera da qualche settimana per rinforzare la rosa in vista della prossima stagione. La redazione di TuttoMercatoWeb.com ha contattato Danilo Ciulla del Telegiornale di Sicilia.

C'è ancora entusiasmo per la promozione in serie A, però bisogna già costruire la squadra dell'anno prossimo. Quali mosse ti aspetti sul mercato?
"Bisogna affidarci alle parole di Zamparini che ha promesso 5-6 innesti, tra l'altro gli stessi che chiede Iachini. Ne servono almeno due per reparto, un regista a centrocampo, un elemento sulla trequarti e poi tanto dipenderà dalla partenza di Hernandez in attacco, dovrà arrivare un giocatore altrettanto valido per la serie A. Proviamo ad azzardare Lodi, ma c'è in quel caso da abbattere le perplessità di lasciare Catania. Iachini vorrebbe abbracciare Matri e Giovinco ma sono suggestioni perché gli ingaggi sono pensanti. Ad oggi più chance per il rossonero che lo juventino. In difesa possibile ritorno di Silvestre. Toglierei dalla lista Gyomber".

Hernandez sicuro che parte?
"E' uno dei pochi giocatori dai quali il Palermo può ricavarci soldi, l'intenzione del club è di monetizzare. Il Palermo è obbligato a cederlo per non meno di 15 milioni".

Ancora una modifica in dirigenza, Perinetti è andato via, ora c'è Ceravolo. Cosa ne pensi di questo cambio?
"Sono dell'idea che così come doveva arrivare la conferma di Ianchini bisognava darla anche a Perinetti. Mi auguro che Ceravolo riesca a riprendere il discorso vincente di Perinetti, è un po' una scommessa. Bisogna capire se resterà solo Ceravolo o arriverà anche Salerno, l'ennesimo ribaltone diciamo".

Dopo tre promozioni dalla B alla A, cosa ti aspetti da mister Iachini?
"Mi aspetto che continui il lavoro iniziato quest'anno, si è focalizzato sull'aspetto mentale, rivalorizzare giocatori che erano stati messi in soffitta. Mi aspetto che dimostri il suo valore anche nella massima serie. In serie A non è stato molto fortunato. Però non è mai stato alla guida di una squadra all'altezza".