Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
esclusiva

Cordolcini: "Olanda, fallimento per colpa della tradizione"

ESCLUSIVA TMW - Cordolcini: "Olanda, fallimento per colpa della tradizione"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 14 ottobre 2015, 15:002015
di Gaetano Mocciaro

Ai microfoni di Tuttomercatoweb il giornalista Alec Cordolcini, grande esperto di calcio olandese, analizza il clamoroso fallimento degli oranje, fuori dagli Europei nonostante una fase finale allargata a 24 squadre: "Non credo che dietro questo flop ci sia la fine di un ciclo, perché degli storici sono rimasti in 3: Robben, Sneijder e Van Persie. E Robben tutt'ora è fortissimo al netto degli infortuni. E il talento medio delle nuove leve è buono. Il problema a mio avviso è la politica della Federazione, con scelte discutibili come quella di affidare il dopo-Van Gaal a Hiddink e poi a Blind. Scelte completamente sbagliate".

Cosa hanno sbagliato Hiddink e Blind?
"Un gruppo di giocatori come quelli olandesi devono essere plasmati e tenuti assieme. Abbiamo assistito negli anni a nazionali olandesi sbagliate per dissidi interni. Serve un allenatore con idee e forte di uno status che lo ponga ad essere ascoltato quando parla, come nel caso di Van Gaal ai Mondiali. Sotto il profilo del curriculum Hiddink è inattaccabile ma a mio avviso la scelta della Federazione si è rivelata conservatrice e il tecnico ha dato segni di essere vicino alla pensione. Blind, se escludiamo la stagione 2005/06 non ha mai allenato una squadra e come personalità e autorevolezza siamo a zero. Va fatta un'ulteriore riflessione: quando se ne è andato Van Gaal fu scartata l'idea Koeman, che tra l'altro veniva da un ottimo lavoro al Feyenoord, perché si riteneva che non avesse fatto benissimo a livello internazionale. Ma qui la Federazione si contraddice perché a livello di esperienza internazionale Blind è rasoterra".

Eppure al di là dei problemi il girone non appariva difficile. Islanda, Repubblica Ceca e Turchia nemmeno adesso appaiono più forti
"L'Islanda è alle prese con la generazione migliore. Repubblica Ceca e Turchia sono naziponali che hanno già avuto alle spalle gli anni migliori e non hanno nemmeno il fuoriclasse della situazione che trascina la squadra, come ha fatto Bale col Galles. I punti deboli di questa Olanda si sono palesati in difesa, storicamente anello debole. Van Gaal sapendolo si era presentato al Mondiale schiarandosi con una retroguardia di 5 giocatori. Van Marwijk schierava due mediani. Con Hiddink e Blind si è tornati al 4-3-3 che è il marchio di fabbrica del calcio olandese, evidenziando però i problemi dietro. Dal centrocampo in su i giocatori sono di valore, ma per non tradire la tradizione l'Olanda si è persa. E il fatto di vedersi superata da altre Nazionali ha aumentato il senso di smarrimento. Possiamo dire che l'Olanda è stata tradita dalla tradizione, indipendentemente dai giocatori a disposizione".

© Riproduzione riservata