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esclusiva

Currò (La Repubblica): "Milan ibrido fra due politiche contrastanti"

ESCLUSIVA TMW - Currò (La Repubblica): "Milan ibrido fra due politiche contrastanti"TUTTO mercato WEB
venerdì 13 febbraio 2015, 16:492015
di Gianluca Losco

La sconfitta con la Juventus, nonostante passi in avanti per quanto riguarda il gioco, ha fatto cadere il Milan in una crisi già molto conosciuta quest'anno, dove i rossoneri non riescono a dare continuità ai risultati rischiando così di perdere l'accesso all'Europa. Di tutto questo TuttoMercatoWeb ha parlato con Enrico Currò, nota firma de La Repubblica, che ha provato ad analizzare i motivi di questa crisi

"Si tratta evidentemente di una crisi tecnica, dipendente però da una crisi societaria. Nelle ultime campagne acquisti il club ha voluto coniugare la necessità di stare in alto con quella di rifondare. Le due cose sono incompatibili. Alla fine viene un ibrido, un pasticcio".

Avrebbe potuto il Milan investire in un tecnico con più esperienza, togliendo magari anche fondi per la campagna acquisti dei giocatori?
"A posteriori, dopo i risultati" è facile trarre questa conclusione. Un allenatore esperto è sempre meglio di uno che inizia. Le colpe di Inzaghi sono limitate: gli è stato chiesto di ottenere risultati incompatibili con la politica scelta dal Milan, il continuare a vincere facendo anche una ricostruzione, che, ripeto, sono due cose non si possono fare insieme. Serve virare in una direzione precisa, in questo caso serve ricostruire dai giovani, spiegando alla gente che però è così. Il Milan ha sempre detto di poter arrivare in Champions, i tifosi hanno poi capito che non poteva essere così".

Al di là di tutto, come valuta la campagna acquisti di gennaio?
"A gennaio non è stata fatta una brutta campagna; c'è qualcuno, come Destro, che fa pensare a un investimento in prospettiva. Si tratta di un centravanti fra i migliori in Italia, vuol dire che stai lavorando già, a parte la formula del prestito, per il futuro. Anche Antonelli è un colmare la lacuna che c'era a sinistra. Al di là del prendere giocatori bravi, il discorso è che è stato fatto tutto a rattoppare, a inseguire e riparare qualcosa".

Quindi secondo lei la cura sarebbe ripartire quasi da zero, con la consapevolezza di non poter ottenere subito risultati, un po' come fatto dall'Inter?
"Il paragone con l'Inter non so se ci sta, ma se si spiega alla gente che per uno o due anni la squadra sarà ricostruita, mettendo in preventivo di arrivare decimo, dici la verità e ottieni un effetto importante. La gente ti capisce e ti riempie anche lo stadio. Adesso il Milan ha cercato di mascherare giocatori per fuoriclasse"

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