ESCLUSIVA TMW - Currò: "Milan, la colpa non è solo di Allegri"

"Il mancato esonero di Allegri? Il Milan di Berlusconi non tende ad esonerare allenatori, è successo praticamente solo con Terim, ma in testa la dirigenza aveva già il nome di Ancelotti". Enrico Currò, firma de La Repubblica ha commentato ai microfoni di Tuttomercatoweb.com la situazione in casa Milan.

Un cambio di rotta, comunque, sembrava quasi scontato.
"Oltre alla tradizione, ovvero quella di non licenziare gli allenatori, si aggiungono i problemi economici in cui vige la società. Due stipendi per due allenatori non sarebbero certamente d'aiuto".

Di certo Allegri non rappresenterà il futuro del Milan dal prossimo giugno.
"A mio avviso resta da capire se la colpa sia effettivamente di Allegri, e penso che la sua sia inferiore a quella della squadra. Una squadra che non è certamente da Scudetto, e forse nemmeno da Champions League. Ma di certo, sulla carta, non possiamo nemmeno immaginarcela a quattro punti dalla zona retrocessione".

Il mercato non è stato soddisfacente?
"Partendo dal presupposto che il Milan non è più il grande Milan di un tempo, va sottolineato il fatto che i giocatori giocano tutti al di sotto delle loro possibilità. La partita con il Chievo, e nello specifico il primo tempo è stato emblematico: non correva nessuno, soltanto Kakà sembrava un extraterrestre in confronto agli altri".

Balotelli non ha giocato con il Chievo, ma è senza dubbio uno degli imputati principali.
"Lui è il primo a non aver giocato secondo le sue possibilità, ma non è vero quando si parla del suo mancato apporto. Il problema suo è un altro, ovvero che gioca in media la metà delle partite a disposizione. Anche Prandelli sta cercando di lavorare a questa problematica per quanto riguarda la Nazionale".