Damascelli: "Le parole di Agnelli uno stimolo a tutto l'ambiente"

Nel corso del TMW News è intervenuto Tony Damascelli, prestigiosa firma de Il Giornale, che si è soffermato sulle parole del presidente della Juve Andrea Agnelli ("dobbiamo vincere contro tutti, tutti sperano che noi perdiamo"): "Agnelli ha fatto questo discorso ai dipendenti e non alla stampa - sottolinea Damascelli - ed e' una sorta di stimolo in più a tutto l'ambiente per ribadire un concetto antico in casa juventina: la Juve sa che vincendo si presta alle invidie e alle illazioni e a tutto ciò che accompagna la vita quotidiana. La squadra da battere comunque è sempre quella che vince; Cassius Clay ad esempio era il più forte di tutti ed era l'uomo da battere. Ci si aspettava sempre che prima o poi finisse lui ko. Sotto questo punto di vista non sono stupito: il discorso, Agnelli, lo ha fatto magari con tono più crudo rispetto alle abitudini di suo padre o suo zio, ma sono i cambiati i tempi e gli interpreti e il linguaggio. E' un discorso in fondo normale. La Champions e la Juve? Oggi questa Coppa porta tantissimi soldi, una volta solo il prestigio.

L'obiettivo non è come quello del campionato ed è un discorso che riguarda il Bayern, il Real Madrid, il City, il Psg e il Barcellona. Una cosa è la corsa a tappe, un'altra una competizione con gare di andata e ritorno dove può accadere di tutto. La Juve dicono tutti che si è rinforzata con Higuain per vincere la Coppa Campioni, anche se ci si dimentica che lo stesso Higuain nel grandissimo Real Madrid non ha vinto la Coppa nei tre anni di permanenza in quella squadra. Non è che arrivando un calciatore possano essere garantiti i trofei. Per tornare al discorso di Agnelli, l'importante in un gruppo è però avere tutti lo stesso obiettivo e non perdersi e smarrirsi come è accaduto ad altri club italiani, dall'Inter all'ultimo Milan o alla Roma o alla Fiorentina"