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Di Cintio: "La FIGC avrà 110 milioni da gestire e distribuire"

ESCLUSIVA TMW - Di Cintio: "La FIGC avrà 110 milioni da gestire e distribuire"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 10 novembre 2016, 11:222016
di Raffaella Bon

C'era una volta la Fondazione per la mutualità generale negli sport professionistici. Con un emendamento, votato dalla Commissione Bilancio della Camera - che discuteva il decreto fiscale - è stata abolita. Una specie di fulmine a ciel sereno anche se era da tempo che il mondo del calcio chiedeva questo provvedimento. Dopo questo provvedimento la FIGC sarà infatti chiamata a gestire risorse per oltre 110 milioni di euro da distribuire in tutta la "filiera" del calcio italiano. Per capire meglio il senso di questa scelta legislativa abbiamo intervistato Cesare Di Cintio, avvocato e titolare di DCF Sport Legal, portatore di esperienze e competenze acquisite negli anni partecipando alle Assemblee di Lega di Serie A, Serie B e Lega Pro.

Avvocato, questa decisione è vero che segna uno strappo tra mondo del calcio e gli altri sport? Quali conseguenze ci potrebbero essere nel medio e lungo periodo?
"Lo Statuto della Fondazione per la Mutualità Generale negli Sport Professionistici a Squadre prevedeva per questo organismo diversi compiti e funzioni: dallo sviluppo dei settori giovanili delle società professionistiche alla valorizzazione e incentivazione delle categorie dilettantistiche, dal sostegno degli investimenti per sicurezza, anche infrastrutturale, degli impianti sportivi fino al finanziamento ogni anno di almeno due progetti finalizzati al sostegno di discipline sportive diverse da quelle calcistiche. Nel C.d.A. della Fondazione sedevano, oltre ad esponenti designati dal CONI e dalla FIGC, anche due nominati dalla FIP; questo a garanzia di un maggior equilibrio tra gli sport professionistici a squadre. Adesso dopo la soppressione della Fondazione, il 4% dei proventi derivanti dai diritti televisivi saranno gestiti direttamente dalla FIGC, insieme con il 6% degli stessi diritti che la Lega di A già destinava per la Serie B e Lega Pro".

Possiamo dire che dopo questo provvedimento il mondo del calcio diventa sempre più ricco mentre gli altri sport sono sempre più poveri, o no?
"Bisogna sempre guardare ai fatti. La Federcalcio è, di gran lunga, la federazione sportiva con il maggior numero di tesserati (oltre un quarto del totale, ndr) è perciò quella che necessita delle maggiori risorse, sia organizzative, sia finanziarie. La soppressione della Fondazione non produce un aumento dei proventi da distribuire, ma modifica soltanto l'organo preposto a farlo. Gli equilibri tra le Federazioni a mio parere possono comunque ritenersi rispettati".

Cosa accadrà ora nel concreto?
"Con la soppressione della Fondazione, il 4% dei proventi dai diritti tv che la stessa distribuiva, sarà da ora in poi gestito direttamente dalla FIGC, con l'altro 6% che la Lega di A destinava alla Serie B e alla Lega Pro. Si tratta quindi del 10% di tutti i proventi da diritti TV, più o meno 110 milioni di euro, che la Federcalcio dovrà tuttavia distribuire con modalità e percentuali prestabilite, ovvero: 6% alla Serie B, 2% alla Lega Pro, 1% ai Dilettanti e un residuo 1% per se stessa".

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