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esclusiva

Giovanni Lombardi: "Proporrò di far slittare l'avvio di stagione"

ESCLUSIVA TMW - Giovanni Lombardi: "Proporrò di far slittare l'avvio di stagione"TUTTO mercato WEB
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com
mercoledì 24 giugno 2015, 21:532015
di Luca Esposito

Dopo lo scandalo, l'ennesimo che ha colpito il calcio italiano, stavolta nel campionato di Serie B, alza la voce e tuona Giovanni Lombardi, membro della Commissione per le riforme della Federcalcio. Si rende conto, facendosi portavoce della categoria, che l'ultimo capitolo di questa saga non fa piacere a chi vive il calcio con passione, anche rimettendoci. Il riferimento, inutile dirlo, è al nuovo caso Catania con partite addirittura comprate e un'ipotesi anche di calcioscommesse. Ecco quanto ha dichiarato Lombardi a TuttoMercatoWeb.com: il dirigente ha detto che proporrebbe un rinvio dell'inizio del campionato per consentire alla giustizia sportiva di emettere verdetti definitivi.
"Sinceramente dopo Calciopoli non mi sarei mai aspettato uno scandalo così grande, ma adesso serve un'opera di pulizia morale nel mondo del calcio. Le Procure di Catanzaro e Catania hanno evidenziato che da più parti il sistema non funziona. Le inchieste sono eclatanti e per di più coinvolgono tantissime persone. E' un aspetto decisamente preoccupante".

Iniziamo dal vertice, da ciò che possono fare Figc e Leghe. Lei da consigliere di Lega Pro come si sta muovendo?
"Il 30 giugno c'è l'assemblea delle società di Lega Pro e io mi presenterò con delle proposte. Innanzitutto chiederò che i campionati prendano il via il primo ottobre, senza preoccuparsi delle sei giornate che non sarebbero disputate, perché possono essere recuperate tranquillamente con turni infrasettimanali".

Dai suoi colleghi che risposta si attende?
"Positiva, perché adesso bisogna finirla di discutere sulla spartizione delle poltrone con tutto quello che sta accadendo. Ora dico ad alcuni presidenti, tra i quali Toccafondi - il patron del Prato che guida la battaglia contro Macalli, ndr - che c'è bisogno di alzare il livello, che al centro del problema va posta la questione morale non solo chi fa il presidente, il consigliere o il direttore generale della Lega. L'argomento va affrontato anche ai massimi livelli".

Si riferisce al ruolo che potrebbe avere la FIGC?
"Inevitabilmente. Ora è il momento in cui bisogna capire da che parte si sta. Serve chiarezza e solo quando ognuno si esprimerà in maniera decisa lo si potrà capire. Non mi riferisco alle istituzioni calcistiche, che sicuramente stanno dalla parte della legalità, ma agli addetti ai lavori. Comprendo che non è facile, perché molte volte le società sono penalizzate dai loro stessi tesserati che vendono le partite e non possono saperlo. La Federcalcio ha il dovere di andare avanti e approfondire quest'aspetto. La Federazione deve far sì che a vincere sia il calcio pulito rispetto al calcio sporco e sono convinto che il presidente Carlo Tavecchio la pensi come me, quindi mi auguro che farà di tutto per mettere in campo iniziative opportune che possano aiutare chi è un fautore del calcio pulito".

Ritorniamo alla Lega. La sua proposta di rinviare la partenza dei campionati da cosa nasce?
"Soprattutto da un'esigenza, ovvero che tutte le squadre aventi diritto partecipino ai campionati. Se ne ha diritto se la promozione o la permanenza è stata conquistata sul campo lecitamente, in caso contrario deve intervenire la giustizia sportiva ripristinando l'equilibrio che è stato alterato con mezzi illeciti".

Il patron della Juve Stabia, Franco Manniello, in un'intervista a Metropolis chiedeva che ci si basasse almeno su un grado di giudizio prima di decidere sulla partecipazione ai campionati delle squadre coinvolte nel calcioscommesse. E' d'accordo?
"Io mi auguro che ce ne siano due, forse uno non basta, meglio discuterne anche alla Corte di Giustizia Federale. Ma serve una scossa forte, le irregolarità vanno punite in tempi brevi, non si può immaginare di scontare pene differite e partecipare comunque ai campionati".

Si riferisce al Matera, che ha compiuto illeciti due stagioni fa in Serie D e le sconterà nel prossimo campionato di Lega Pro?
"Il Matera è solo uno degli esempi. Ciò che conta è la certezza del giudizio. La vittoria dei lucani non ha penalizzato Juve Stabia o Casertana che l'avrebbero scavalcato in classifica per i playoff, bensì il Taranto che non è approdato in Lega Pro vincendo il campionato di Serie D vinto dal Matera. Per questo non bisogna avere fretta di iniziare i campionati di fronte a una crisi di moralità così grande, bisogna prima fare chiarezza".

Il ripristino della legalità è indiscutibile, ma tante volte i tempi sono stretti e la giustizia sportiva in attesa di decidere si ritrova con i campionati già iniziati. I tempi per le iscrizioni erano stati abbreviati per evitare uno dei grandi casi giudiziari del calcio italiano, ovvero l'ammissione del Catania di Gaucci in Serie B...
"Il mio discorso va proprio in questa direzione. Appena si ha la certezza del giudizio si può procedere a stabilire la partecipazione ai campionati. Da consigliere di Lega è fondamentale che venga ripristinata la legalità per chi partecipa a un torneo e per legalità mi riferisco proprio ai meriti sportivi, solo a quelli".

E come la metterebbe con le iscrizioni ai campionati?
"Ho pensato anche a quello. Devono essere posticipate. Prolunghiamole di un mese, al 31 luglio. In questo modo, si darà tutto il tempo a Palazzi e ai suoi uomini di acquisire gli atti da presentare dinanzi alla Commissione Disciplinare per iniziare il processo sportivo e potrebbe esserci anche il tempo per gli appelli. Partire il primo ottobre, secondo me, resta l'unica soluzione. Noi non possiamo dire chi è colpevole o meno, per quello ci sono gli organi preposti".

Con i ripescaggi come la metterebbe?
"Appunto, chi deve essere ripescato non può saperlo a pochi giorni dall'inizio del campionato o addirittura c'è il rischio ancor più grande che le pene vengano inflitte tra due stagioni (2016-17) falsando anche i campionati futuri. Si rischia il caos e noi questo caos lo dobbiamo evitare. E' un dovere morale e non ce l'ho solo io in qualità di consigliere di lega, ma tutti quelli che fanno parte del mondo del calcio. Abbiamo tutti voglia di legalità ma pochi la mettono in atto con i fatti".

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