Ivan: "Livorno, salvati. Vorrei entrare nel club"

L'attuale portiere del FiesoleCaldine Andrea Ivan, che in passato ha vestito le maglie di Fiorentina e Livorno, ha parlato ai microfoni di tuttomercatoweb.com della lotta per la salvezza della formazione amaranto.

Ce la farà il Livorno a salvarsi? Che prospettive ha la squadra che domenica giocherà contro la Lazio?
"Le prospettive sono di una partita dura, importante per il Livorno, perché avendo perso contro il Chievo si è complicato un po' tutto. Il presidente ha fatto questa mossa del cambio di allenatore, con il ritorno di Nicola e speriamo che l'ambiente riceva una scossa e ce la faccia per lo meno a raggiungere questa vittoria, che poi sulle ali dell'entusiasmo potrerebbe sperare veramente nella salvezza".

"Percentuali per la salvezza? Visto che il mio cuore batte amarano direi 100%. Non voglio pensare a una retrocessione, spero che tutti i giocatori entrino in campo con la voglia di far risultato, anche perché passa tutto da loro, basta un po' più di grinta e coraggio e di non subite gol".

Il cambio di allenatore è stato così necessario?
"Il cambio a volte non dipende solo dall'allenatore, li conosco entrambi ci ho giocato insieme, tra l'altro Di Carlo era il capitano a Livorno, perché Protti gli lasciò la fascia. Sono due allenatori giovani e bravi, non contava tanto il lavoro che Nicola stava facendo sul campo, ma contava dare una scossa all'ambiente e ora secondo me si è rigirata la frittata. Penso che nessuno dei due si meritasse un esonero così".

Spinelli ha detto che lascia il club è vero?
"Bisogna vedere chi viene al posto di Spinelli, non scordiamoci che ha portato la squadra in Serie A e l'ha mantenuta diversi anni. E' vero che non è un presidente "simpatico" o uno di quelli che spende, ma Livorno ha raggiunto la Serie A grazie a lui diamogli i meriti".

In un futuro di vedi all'interno del Livorno?
"A me piacerebbe, le mie tre società sono la Fiorentina, il Livorno e la Salernitana, mi piacerebbe stare in una di queste tre. La Fiorentina capisco che abbia altri budget, altri obiettivi per le persone che sono all'interno, per il Livorno mi piacerebbe molto anche perché hanno un tifo passionale e mi ricordano ancora volentieri. Sono pronto a lasciare Firenze professionalmente parlando, lasciare il calcio giocato e i miei locali di riferimento".