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esclusiva

Izzi: "La ricostruzione della Nazionale sarà molto dura"

ESCLUSIVA TMW - Izzi: "La ricostruzione della Nazionale sarà molto dura"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 26 giugno 2014, 17:032014
di Chiara Biondini
fonte Fabio Russo

Il giornalista de La 7, Francesco Izzi è intervenuto ai microfoni di tuttomercatoweb.com per parlare dell'esclusione dell'Italia dai Mondiali.

Da chi si riparte?
"Dobbiamo per forza già guardare avanti, ma dobbiamo anche raccogliere i cocci di questo mondiale che è diventato un incubo. Era partito come un sogno, per la seconda volta veniamo eliminati al termine del girone. E' una Nazionale che nel 2006 ha vinto il Mondiale, non deve essere retorica, ma deve essere anche un'analisi di un momento molto difficile, legato al nostro calcio. Un Ct dimissionario che si prende le responsabilità, un presidente che da le dimissioni e soprattutto una qualità molto mediocre della nostra Nazionale, perché poi al di là di tutto abbiamo verificato questo. Balotelli è un campione? Probabilmente no, è un elemento che disgrega. Deve far parte del futuro? Chi può dirlo, adesso sarebbe facile la risposa con il no, ma in effetti dopo Balotelli cosa c'è? Recuperari Rossi sarà possibile? Il ragazzo che per motivi diversi ha dovuto saltare due Mondiali. Destro? Attaccante che ha avuto molti problemi fisici, Immobile? Capocannoniere della Serie A, lo abbiamo visto all'opera...speriamo che la Germania lo tonifichi e lo sottoponga ad una prova più dura".
"Pensando a chi prenderà le redini i nomi sono Mancini, Spalletti, Allegri, ma chi glielo fa fare. Ci vorrà il carattere di qualcuno che accetti la sfida con patti chiari, ma credo che ci vorrà anche tanta pazienza da parte dei tifosi della Nazionale, di noi addetti ai lavori, perché la ricostruzione questa volta sarà veramente molto dura".

Forse quello che ha meno da perdere in questo senso è Allegri, potrebbe ripartire da questa Nazionale.
"Assolutamente si, al momento è allenatore libero, che ha chiuso con l'esonero dal Milan, che ha voglia di partire, la Nazionale gli piaceva, ma gli piacerà ancora? Quando un allenatore va incontro ad una sfida se ha carattere e personalità, partire dalla ceneri può essere più facile. Poi ci sono i discorsi dei bilanci della Federcalcio, anche quelli saranno tempi duri e quindi ci vuole anche l'accettare da parte del nuovo tecnico una sfida ridimensionata a livello economico, andando a prendere i giovani, che però devono esprimere di più. Giusta un'estate di pausa e poi si riparte".

"Errore più grande di Prandelli? Quello di cambiare in corsa, quello di insistere sulla duttilità, ma quando questa diventa confusione io credo che il messaggio che dai ai giocatori è quello destabilizzante e quindi abbiamo visto che l'Italia poi si è persa. Il carattere poi non c'era e i tiri in porta chi l'ha visti?".

Clicca su play e guarda l'intervista del nostro inviato in Brasile, Fabio Russo

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