Kantor: "Nagy è da big. È diventato grande col futsal"
Il Bologna 2016/17 ha mirato verso l'Europa centro-orientale con gli acqusti di Krejci e Nagy. Quest'ultimo è stato uno dei giocatori più brillanti della selezione ungherese nell'ultimo Europeo. A raccontarci alcuni interessanti particolari sulla sua carriera è Barnabas Kantor, giornalista di Nemzeti Sport:
Qual è la sua posizione ideale?
"Ha giocato a lungo centrale di difesa, predilige tornare indietro a recuperare il pallone per poi smistarlo".
"La storia di Nagy è curiosa: a 12 anni fu ritenuto inadatto a giocare a calcio, poiché troppo piccolo e magro. Aveva di fatto smesso col calcio finché due allenatori, i gemelli Wagner, lo hanno convinto a ritornare sui sui passi. Da ragazzo si è trasferito in Portogallo, Spagna e in una scuola inglese dove ha imparato molto a livello calcistico. Tornato a casa ha faticato a trovare un club finché il Ferencvaros non ha deciso di dargli una chance. E da lì è iniziata la sua crescita".
Il giocatore ha impressionato agli Europei per le sue qualità
"Su questo c'è un'altra curiosità: le sue qualità si sono affinate grazie al futsal. Vi ha giocato sin da bambino e con esso ha assimilato la velocità di pensiero, il muoversi su più fronti, il mantenere la testa alta".
Quali altre qualità lo contraddistinguono?
"Una cosa che mi impressiona è il suo eccezionale senso della posizione. E la precisione dei passaggi che è attorno al 90%. inoltre benché non altissimo, è abile nel colpo di testa. Complimenti al Bologna per l'affare e con tutto il rispetto per il suo nuovo club, Nagy è un giocatore da squadra superiore".
Quali sono i suoi difetti?
"Fisicamente è piccolo e questa caratteristica la paga nei contrasti. Ma è un giocatore coraggioso, sa come evitarli e giocare sull'anticipo. Un punto in sfavore è quello di non aver mai giocato ad alti livelli e il passaggio in Serie A per lui è una grande sfida".