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esclusiva

M. Coppola: "Ad Arezzo troppa rivoluzione. Lazio da prime 5"

ESCLUSIVA TMW - M. Coppola: "Ad Arezzo troppa rivoluzione. Lazio da prime 5"TUTTO mercato WEB
© foto di Jacopo Duranti/TuttoLegaPro.com
martedì 22 settembre 2015, 12:532015
di Gianluca Losco

Dopo la buona stagione con l'Arezzo, ancora non ha trovato una nuova squadra il centrocampista Mario Coppola, penalizzato insieme ad altri dalla rivoluzione totale operata dai toscani sul mercato. Il giocatore classe 1990 ha rilasciato alcune dichiarazioni a TuttoMercatoWeb.

"A livello generale è stata una bella stagione, si è creato un bel gruppo, c'erano tanti giocatori importanti e abbiamo fatto qualcosa di straordinario. La squadra è stata formata verso la fine di agosto e abbiamo ottenuto una salvezza tranquilla, piazzandoci anche vicini ai playoff. Ho conosciuto tanti giocatori importanti sia fuori che dentro il campo. A livello personale sono soddisfatto, credo di avere dato il mio contributo quando chiamato in causa. Spiace non essere più lì, sono rimasti solo in 3; c'è stata una mezza rivoluzione, potevamo fare qualcosa di più bello, di migliore rispetto all'anno scorso. L'obiettivo primario era la salvezza, poi ci siamo accorti che avevamo molto di più da dare, ci siamo tolti soddisfazioni come battere il Bassano e quasi il Pavia. Inseriti quest'anno nel girone B e con lo zoccolo duro, potevamo fare qualcosa di importante, anche se è stata fatta un'ottima campagna acquisti. La rosa è stata aggiustata, ma potevamo rimanere in di più; siamo rimasti tutti male, ma sono decisioni che spettano alla società: purtroppo sono state fatte altre scelte. Io sto ancora aspettando, sono fiducioso che tra pochi giorni possa trovare una squadra".

A proposito di questo, ci sono stati contatti?
"Ci sono state squadre che si sono interessate, 3-4 squadre; con alcune eravamo anche vicini a firmare, poi per vari motivi le trattative sono saltate. Le nuove normative, degli under, a volte influenzano le decisioni delle società. Io sono fiducioso, spero di trovare qualcosa fra i professionisti perché lo merito".

A livello generale di Lega Pro che idea si è fatto?
"Io sono contro questa nuova normativa: se un ragazzo è bravo, che sia under o che sia grande, deve giocare. Non c'è nessun allenatore che non faccia giocare uno bravo. Credo che il problema sia dalle categorie superiori, vedo squadre di A e B piene di stranieri; si va sempre a cercare all'estero. Si spendono soldi quando si può far crescere una promessa dal vivaio; devono essere fatti tanti sacrifici, penso a Florenzi, che ha fatto tanta gavetta e poi ha dimostrato di essere da Roma. In Italia abbiamo paura e piuttosto prendiamo stranieri. Credo che il problema nasca da lì, poi è logico che in Lega Pro i giovani hanno più spazi e possono giocare anche senza questa normativa".

Lei è cresciuto nella Lazio: come valuta questo inizio di stagione dei biancocelesti?
"Io sono rimasto simpatizzante della Lazio, mi sono trovato molto bene; col Bayer era difficile passare il turno. L'inizio di stagione è stato un po'altalenante, non mi aspettavo la sconfitta col Napoli così rotonda, ma mancavano tanti giocatori. Può essere una stagione importante, forse Lotito poteva fare qualcosa di più sul mercato; bisogna fare qualche accorgimento in difesa e centrocampo. Mi spiace per l'uscita della Champions, ma credo che fra le prime 5 possa arrivare".

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