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esclusiva

Marcozzi: "Frosinone, stavolta non sei così 'culone'"

ESCLUSIVA TMW - Marcozzi: "Frosinone, stavolta non sei così 'culone'"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
lunedì 18 maggio 2015, 17:142015
di Gaetano Mocciaro

La prima, storica promozione del Frosinone in Serie A ha riportato molti indietro di almeno 20 anni. Precisamente a una partita, quella che i ciociari giocarono contro il Giulianova, in un playoff di Serie D. Partita rimasta immortale grazie alla telecronaca di Francesco Marcozzi. La sua cronaca colorita divenne famosa in tutta Italia prima grazie alla Gialappa's Band, poi resa immortale grazie a Internet. Epiche le accuse all'arbitro (eufemismo) e il 'Frosinone culone' per apostrofare l'avversario, in quella circostanza fortunato. Proprio con la promozione del Frosinone il video è tornato virale, grazie ai social network. Giornalista dal 1980, ex caposervizio del Messaggero, Francesco Marcozzi ci racconta quel pomeriggio di 21 anni fa: "Incredibile come con Facebook e Youtube quella mia telecronaca sia sempre rimasta attuale. L'unica cosa che è cambiata dopo 20 anni sono io, che ormai non faccio più le telecronache" racconta ai microfoni di Tuttomercatoweb.

Francesco Marcozzi, come ha vissuto questa 'popolarità', suo malgrado?

"Le mie telecronache sono sempre state colorite e ogni tanto gli arbitri mi fanno arrabbiare. E quel pomeriggio contro il Frosinone il direttore di gara mi mandò su tutte le furie. Evidentemente aveva fatto una pessima partita e non solo, dal momento che alla fine di quel campionato non arbitro più. Vedevo sempre 'Mai dire Gol' e quella sera quando venne trasmessa la mia famosa telecronaca rimasi di ghiaccio. Mi dissi: 'mio Dio, cosa succederà adesso?' Mi chiamarono in tanti: amici, conoscenti, colleghi... Il giorno dopo mi riguardai la replica, e devo confessare che mi feci un sacco di risate".

Le sue telecronache son sempre state colorite?

"Non più. Dopo aver fatto di tutto nella mia carriera di giornalista, sia nella carta stampata che in televisione, adesso continuo a lavorare, con la radio, seguo il Giulianova e faccio qualche radiocronaca. Ma con tono più pacato, anche se qualcosina ancora esce, con particolare riferimento ai direttori di gara (ride, ndr)".

Da Frosinone qualcuno si è arrabbiato?

"No, devo dire di no. Mi aspettavo qualche reazione per come li avevo definiti. In quella circostanza il Frosinone fu evidentemente fortunato, però poi evidentemente se vai in Serie A devi essere molto bravo. Quindi colgo l'occasione per fare i complimenti alla squadra per essere salita nel massimo campionato. Magari un po' 'culone' lo è ancora, perché un pizzico di fortuna devi pur averla per una scalata del genere. Ma va riconosciuto il merito di aver costruito una bella squadra. Frosinone che tra l'altro ha un allenatore che quando giocava si accaniva spesso contro il Giulianova: Roberto Stellone. Me lo ricordo ancora dai tempi della Lodigiani, ci segnava sempre".

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