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esclusiva

Mattia Gallon: "Deluso dal Cagliari, cerco una nuova squadra"

ESCLUSIVA TMW - Mattia Gallon: "Deluso dal Cagliari, cerco una nuova squadra" TUTTO mercato WEB
© foto di Anto.Abbate/TuttoLegaPro.com
giovedì 31 luglio 2014, 19:202014
di Alessio Calfapietra

Ventotto marzo 2010, minuto 22 della ripresa. La Sampdoria vince in casa contro il Cagliari con un goal di Guberti. E' la stessa squadra che un mese piu' tardi avrebbe interrotto il sogno scudetto della Roma. Il Cagliari cerca il pareggio, e sostituisce Matri con un ragazzetto di belle speranze, Mattia Gallon, che al momento non ha ancora compiuto 18 anni. Di lui si dice un gran bene, e infatti pochi minuti dopo sforna un cross in area che avrebbe potuto procurare dei guai ai padroni di casa. La gara finisce con il pareggio dei sardi grazie ad un colpo di testa di Nenè.

Mattia ricorda perfettamente quei momenti: "Inutile dirlo, è stata l'emozione piu' grande della mia vita. Ricordo ognuno di quei venti minuti". Ma da allora tante cose sono cambiate per lui. Due anni in prestito a Treviso e Savona, poi la rescissione con il Cagliari e l'approdo nei Dilettanti, con un'annata difficile passata tra Olbia e Nuorese. Ora Mattia si allena con l'Equipe Lombardia ed è pronto a trovare una nuova sfida. Il talento c'è sempe stato, l'organizzazione del raduno è impeccabile e la vetrina è notevole. La nostra redazione lo ha contattato alla vigilia dell'amichevole di domani contro la Folgore Caratese, la prima di una lunga serie.

Ora ti alleni con l'Equipe Lombardia
"Sono arrivato lunedì. Siamo un gruppo di ragazzi in cerca di una squadra ed un contratto, ci giochiamo questa carta, sono molto tranquillo, non c'è nessun problema. Ci saranno molte amichevoli e tanta visibilità, darò il massimo secondo le mie caratteristiche".

Come ti è sembrato Mondonico in queste prime uscite?
"E' un bravissimo allenatore, io lo conoscevo tramite la televisione, così come gli altri ragazzi, si è messo a nostra disposizione, stiamo cercando di dare il massimo per ottenere una sistemazione".

Ripercorriamo la tua ultima annata
"Ho avuto dei problemi con il Cagliari ed ho chiesto la rescissione perchè volevo giocare e le nuove regole mi permettevano di andare solo dai Dilettanti in giu'. Sono andato ad Olbia e all'inizio mi sono trovato bene, poi a gennaio sono intervenuti dei disguidi con la società e abbiamo deciso consensualmente di salutarci, senza litigate o nulla. Sono tornato a casa e ho svolto una settimana di allenamenti con la Nuorese. Dopo una settimana mi hanno offerto un contratto di tre mesi ed io ho accettato, anche perchè la stagione ormai per me era quasi compromessa. E non è andata bene per me nonostante la vittoria del campionato".

Sei deluso di come è andata con il Cagliari?
"Sinceramente sì, sono stato un anno a Treviso ed ho vinto il campionato, un anno a Savona ed è successo lo stesso, ho fatto una cinquantina di presenze, Marroccu aveva obiettivi molto buoni per me e mi ha riscattato entrambe le volte, voleva rinnovarmi il contratto e mandarmi ancora in prestito, poi per mia sfortuna Marroccu al 30 giugno non è stato confermato ed è arrivato il nuovo diesse Salerno. Non lo conoscevo e lui conosceva poco me, sono rimasto fino alla chiusura del mercato il due settembre aspettando una squadra. Salerno non è riuscito a sistemarmi, non so bene perchè, mi rimaneva un anno di contratto ed ho scelto dopo quindici giorni di sciogliere il mio vincolo con il club. Forse è stato un errore, sono deluso ma non è stata colpa mia".

In che senso?
"Fino alle 23 del due settembre ero convinto che avrei trovato una squadra. Mi dicevano di stare tranquillo e poi si è visto come è finita. Il mio agente aveva tante opzioni ma il Cagliari è solito non concedere il premio di valorizzazione alle squadre per i propri giovani, non sto certo a giudicare questa pratica ma è così. Mi ha dato fastidio questo atteggiamento, questo continuo ripetermi di stare tranquillo, alla fine la soluzione non si è trovata, e siccome non volevo rimanere fermo ho risolto il contratto per andare a giocare".

Sbaglio o c'è qualche analogia con quanto successo a Ragatzu?
"Non so benissimo come sono andate le cose nel suo caso, anche se lo conosco bene e cenavamo insieme, non mi interessa fare polemica con il Cagliari, ormai è il mio passato, non è che se non ci penso sto meglio, ma alla fine non posso vivere di rimpianti, è andata così ma con il senno di poi non si va da nessuna parte".

E' vero che a Savona hai giocato fuori ruolo?
"Sì, io sono una seconda punta o una mezza punta, a Savona il Mister mi schierava come quarto di sinistra centrocampo, comunque mi sono adattato lo stesso".

Il tuo obiettivo è tornare nel professionismo?
"Certo, sono venuto qui perchè non volevo stare a casa ad allenarmi da solo. Ho saputo di questa opportunità e l'ho colta, sapevo che c'erano altri ragazzi nella mia situazione. Spero di rimanere qui il meno possibile perchè significa che avrò trovato squadra. In ogni caso sarà un'esperienza che mi porterò dietro. Il professionismo sarebbe il massimo, vediamo come evolve il tutto".

Tifi Cagliari? Che pensi della nuova gestione?
"Ovvio, essendo sardo tifo Cagliari. So che è cambiato tutto, come dall'acqua alla sabbia, presidente e tecnico nuovo, è tornato Marroccu. Ci sono molti giovani, se fanno la stagione giusta con l'allenatore giusto gli può cambiare la vita. Come è accaduto con Immobile, Insigne e Verratti che con Zeman sono diventati grandi, sono arrivati al top grazie a lui anche se ovviamente erano già grandi giocatori, ma con il suo aiuto hanno potuto dimostrarlo. Ai ragazzi di adesso auguro tutto il meglio, di cuore".

Magari con Zeman alla guida, Marroccu dirigente, tu saresti potuto esplodere, ci pensi mai?
"Beh, mi viene da ridere (ride, ndr) non lo so, potrebbe essere, il futuro non si può mai sapere, sarebbe stata una bella vetrina".

Cosa pensi della collaborazione con il CSI?
"Secondo me è molto interessante, prima dell'allenamento alla mattina facciamo delle chiacchierate, è venuto un ragazzo disabile, abbiamo visto dei video, una bella cosa per noi. Non avere un contratto a 22 anni non è la fine del mondo, ci sono cose ben peggiori nella vita. Questi discorsi prima di scendere in campo aiutano mentalmente, ti fanno capire che ci sono problemi molto piu' gravi".

Quale è il tuo giocatore di riferimento?
"Quando ero piccolino Ronaldo, poi con il suo ritiro è iniziato a piacermi molto Cassano. Ho avuto la fortuna di giocarci contro e sono anche riuscito ad avere la sua maglietta".

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